ULTIM'ORA- Scatterà domani martedì 12 aprile a Mondovì l'ordinanza per i blocchi del traffico. La Giunta ha adottato la delibera sabato 8 aprile, il sindaco non adotterà l'ordinanza martedì 11 ma solamente il giorno seguente.
Cosa cambia? Poco: siamo in "zona verde - CONSULTA QUI IL "SEMAFORTO" ARPA" -, quindi gli unici limiti immediatamente efficaci sono quelli per i veicoli più vecchi, come auto o camion benzina e diesel Euro 0-1-2. E per giunta le norme temporanee dureranno appena quattro giorni: il 15 aprile il monitoraggio cessa e la maggior parte dei limiti perderà efficacia.
Ricordiamo che ci sono due tipi di blocchi: quelli “strutturali”, ovvero che valgono a prescindere dal livello di inquinamento, e quelli “temporanei”, che scattano solo quando si superano i livelli. Dal momento che questi ultimi si applicano solo quando il monitoraggio di ARPA passa a livello “arancione” o “rosso”, e che il monitoraggio ARPA termina il 15 aprile (ricordiamo che l’ordinanza scatta l’11), c’è un’alta probabilità che... il problema non si ponga. Per quanto riguarda invece i limiti “strutturali”, anche qua tocca fare una distinzione: il divieto assoluto scatta senza appello (in tutte le ore del giorno, tutti i giorni) per auto o camion benzina e diesel Euro 0-1-2 e per i veicoli GPL o metano Euro 0-1; mentre scatta solo fino al 15 aprile, e solo nella fascia 8.30-18,30, il divieto per diesel Euro 3-4 e per ciclomotori benzina Euro 0-1.
OBBLIGO DI LEGGE: NON SI SCAPPA
Gli avvisi sono stati piazzati oltre un anno fa. Ma nel 2022 non era accaduto niente. Poi, a gennaio di quest’anno, sono stati piazzati, installati e accesi i cartelli elettronici. È un obbligo di legge regionale: la città di Mondovì, insieme ad altri 76 Comuni del Piemonte, deve sottostare alle normative anti-smog imposte dalla Regione, a sua volta obbligata dall’Unione Europea. I pannelli elettronici sono stati posizionati agli 8 ingressi della città.
«LIMITI “SOFT” E TANTE STRADE ESENTI»
«Giova ricordare come quello a cui ci adeguiamo sia un obbligo che subiamo noi e subisce la Regione, che non può fare altro che applicare norme di origine europea – afferma il sindaco Luca Robaldo –. Non possiamo esimerci ma usiamo il buon senso e, nell’ordinanza, abbiamo previsto tante strade esenti». Vale a dire: strade in cui i limiti non valgono, perché considerate essenziali ai servizi e alle attività lavorative: corso Statuto, via Torino, via Cuneo, via Tanaro, via Langhe, piazza Mellano, via della Cornice, via Einaudi, ponte Cav. d’Italia, via Calleri (ovvero, tutte le arterie principali che attraversano la città e che consentono a chiunque di passare da un lato all’altro di Mondovì sia per chi arriva da Ceva che per chi va verso Cuneo, Fossano e verso l’autostrada); e ancora: via Sant’Anna, la zona dell’area industriale-artigianale, la strada di accesso all’Ospedale, le strade di accesso alle Scuole (a Piazza – Polo Scolastico e Superiori –, a Breo, all’Altipiano, compreso le strade verso il “Cigna” e quella verso i Passionisti), nonché l’accesso in corso Italia nei giorni di mercato dell’Altipiano per permettere agli ambulanti di lavorare.