La “casetta dell’acqua” a Parco Europa a Mondovì, il distributore di acqua minerale, è sicuramente un impianto molto apprezzato da chi lo utilizza: eroga acqua naturale o gasata consentendo, a chi non si accontenta dell’acqua di rubinetto, di risparmiare non solo sull’acquisto ma sul consumo di bottiglie, evitando quindi di gettare plastica. La sua gestione, e i progetti di sviluppo di altri impianti del genere in città, ha avuto, invece, non poche difficoltà con molte proroghe e bandi deserti. Dopo la lunga chiusura (quasi 20 mesi) per le conseguenze della pandemia, a febbraio di quest’anno il gestore “Alpiclima” aveva fatto partire la comunicazione di recesso da contratto, «causa grave antieconomicità nella gestione dell’attività». Il servizio è comunque continuato fino all’individuazione di un nuovo gestore: l’Acqualife di Strambino (To). L’Amministrazione comunale, spiega l’assessore Rabbia, è intervenuta per scongiurare un forte aumento delle tariffe riducendo l’importo del canone in capo al gestore e fissando il prezzo dell’acqua a 8 centesimi/litro, in linea con le tariffe applicate negli analoghi impianti posti nei Comuni limitrofi.
La storia e le difficoltà affrontate per la gestione dell’impianto mettono, probabilmente, in un cassetto il progetto di aprire altre “casette” in altri rioni della città (Piazza, Breo, Carassone e Sant’Anna).
Mondovì: cambio di gestione per la “Casetta dell’acqua” a Parco Europa
La struttura affidata all’Acqualife di Strambino, ritoccate le tariffe