Dopo una giornata di silenzio, nella tarda serata di lunedì sono arrivate le parole dell'ormai ex sindaco di Roburent, Giulia Negri, che ha affidato il punto di vista suo e dei suoi collaboratori ad un lungo comunicato, diramato attraverso il canale ufficiale del Comune di Roburent. L'oggetto naturalmente sono le dimissioni di sette consiglieri, protocollate nella mattinata di lunedì 11 settembre, che hanno repentinamente determinato lo scioglimento del Consiglio e il terzo commissariamento del Comune in pochi anni.
«A pochi mesi dalle prossime elezioni del 2024 – scrive la Negri – I consiglieri decidono di venire meno all’impegno di governare un paese e soprattutto al dovere morale che hanno assunto verso i cittadini che li hanno eletti. Lo fanno con un atto che nei tempi e nei modi scelti dimostra vigliaccheria non tanto nei confronti della sottoscritta, quanto soprattutto verso gli elettori. A chi diciamo grazie per il terzo commissariamento?
Indubbiamente al consiglieri dimissionari che si devono prendere gli oneri e gli onori della loro scelta e del momento della loro azione». Giulia Negri paventa una mancata stagione sciistica per quest'anno: «Se gli impianti di risalita quest’inverno non apriranno potete dire grazie ai sigg.ri Pierangelo Robaldo, Piercarlo Negro, Paolo Gamba, Romolo Garavagno, Michele Valsecchi, Wilma Galliano e Viviana Costa (che poi sono gli stessi che hanno provocato anche i primi due… questa è la stabilità che loro garantiscono al paese? Tre commissariamenti in 7 anni?). Il bando per la gestione praticamente pronto, a breve sarebbe arrivata la pubblicazione della manifestazione di interesse.
I consiglieri, però, hanno preferito arrestare l’attività amministrativa, non certo nell’interesse del territorio e delle attività commerciali che vivono anche grazie agli impianti. I lavori per l’innevamento del Monte Alpet? Anche questi non si faranno grazie agli stessi consiglieri… Si, perché non sapete che il progetto è stato presentato in Regione, come previsto, la scorsa settimana. È sottoposto all’approvazione ma ora non ci sarà alcun organo politico a perorare la causa ed a sollecitare affinché tutto si svolga in tempi brevi». L'amministratrice elenca poi altri progetti in cantiere, che in seguito a quanto accaduto saranno probabilmente interrotti: «Stessa sorte toccherà probabilmente anche agli altri progetti avviati: La creazione di uno Spazio Giovani a San Giacomo,
Il parcheggio in Borgata Cardini; I lavori di ripristino degli asfalti in tutto il territorio;
Le feste programmate per l’autunno; Il progetto per sostituire due ski-lift con altrettante seggiovie e rimodernare l’impianto del Giardina che sarebbe stato presentato alla fiera della montagna ; Estate ragazzi per il 2024.
Infine, la Negri si esprime sull'opportunità politica delle dimissioni: «A sostegno delle dimissioni ho letto argomentazioni assurde. Troppo comodo dare agli altri la colpa della propria inerzia e anche incapacità amministrativa. Per portare avanti deleghe e progetti ci vuole tanto impegno personale e costanza . Se mancano queste i risultati non arrivano.
Il nuovo che stava avanzando ha fatto paura. Paura a chi era arroccato su vecchie incancrenite abitudini che hanno portato il paese ad uno dei livelli più bassi mai visti negli anni 2017/18 causando anche un disavanzo di € 240.000,00 , completamente recuperato dalla mia amministrazione. Il vecchio non ha saputo lasciare spazio alla possibilità , oggi vicinissima, di rilanciare la stazione di risalita di San Giacomo ed il paese intero con lei .
Probabilmente interessi personali, di qualunque natura essi siano, che non hanno trovato ingresso nella nostra amministrazione, hanno invece prevalso e la scelta è stata quella di fermare il cambiamento del paese». In conclusione, Negri spende parole di gratitudine per collaboratori ed elettori: «Ringrazio i consiglieri dimissionari per aver scelto di rinunciare al futuro del paese in questo momento che, come tutti loro sanno, è anche molto delicato dal punto di vista personale per i gravi problemi di salute che stiamo affrontando in famiglia.
Credo che persone senza scrupoli che non si fanno problemi ad approfittare biecamente dei momenti di debolezza degli altri non siano adatte ad amministrare perché dimostrano di non avere alcuna empatia rispetto ai problemi delle persone. Lascio ai cittadini giudicare dal punto di vista etico e morale un simile comportamento. La mia esperienza da Sindaco di Roburent si conclude oggi. Alla luce di quanto accaduto posso dire di non essere pentita. Non sono scesa a compromessi con nessuno. Gli interessi del territorio hanno sempre prevalso sull’interesse alla poltrona e sono serena perché ho svolto il mio compito al meglio delle mie capacità. L’unico errore è stato credere che alcune persone potessero cambiare e avessero davvero a cuore il territorio più del posto da consigliere.
Invece a causa degli stessi, che sono lì da vent’anni, insieme, separati, in un gruppo o nell’altro, il paese si ferma di nuovo. Chissà se li rivedremo tutti insieme nel 2024 per gettare nuovamente San Giacomo nel baratro… È stato un onore rappresentare l’Ente e lascio l’incarico ringraziando il vicesindaco Mirella Salvatico e le consigliere Sara Rinverdi Canova e Giulia Leto per il lavoro svolto in questi anni di mandato. Non ultimi ringrazio gli elettori che hanno creduto in noi e nel nostro progetto, fiduciosa di aver soddisfatto, almeno in parte, le loro aspettative».
Terremoto in Consiglio a Roburent: dimissioni in blocco per sette consiglieri