Negli ultimi tre anni, stando ai calcoli dell'allevatore Fabio Bottero, sono state 75 le pecore sbranate all'interno della sua azienda a Carrù, in strada Mancarda, proprio sul confine con Clavesana e località Tuma. L'ultimo attacco dei predatori è avvenuto la scorsa notte. «Era circa la mezza, fortunatamente mi trovavo in casa», racconta Bottero. «Ho visto tre lupi, uno grande quanto un bel vitellino. Hanno saltato il recinto anti-attacco, alto quasi 180 cm, come fossero caprioli. Il pastore maremmano da guardia pareva intontito. Hanno ucciso una delle pecore prima di essere mandati via. Le altre si sono spaventate e accalcandosi hanno buttato già il recinto, scappando fino in paese. Fortunatamente il grosso dei capi era ancora in montagna altrimenti sarebbe stato un massacro».
Fabio Bottero, che è anche presidente della zona di Mondovì della Cia Agricoltori Italia di Cuneo, ha fondato l’azienda 23 anni fa, dedicandosi principalmente alla coltivazione delle nocciole e all'allevamento della Razza Sambucana. «Non bisogna mollare sulla questione dei danni provocati dagli animali selvatici, adesso nelle nostre zone stanno arrivando anche i lupi, e trovare soluzioni. Da parte mia sono disponibile ad ascoltare sempre gli agricoltori di tutti i settori rurali per cercare, insieme, delle risposte alle difficoltà presenti e a quelle che arriveranno. Se ne parla a mio avviso troppo poco, ma a Carrù son state in questi giorni rinvenute carcasse di cani uccisi sul Beinale e anche dietro al cimitero».