Sfrecciare su una Ferrari: grazie ad Abacus il sogno di Francesco è diventato realtà. Il progetto “L’ambulanza dei desideri”, dell’Associazione “Abacus”, ha compiuto lo scorso fine-settimana il suo primo viaggio rendendo realtà il sogno di Francesco. «Sabato – ha spiegato il presidente Carlo Muzzulini – siamo riusciti finalmente a rendere concreta la promessa fatta già in epoca pre-Covid di esaudire il desiderio o l’ultimo desiderio per soggetti affetti da malattie terminali (questo è e sarà il nostro target prioritario) e per soggetti con gravi limitazioni funzionali legati ad un handicap altamente invalidante».
Sfrecciare su una Ferrari
Francesco, un ragazzo di 26 anni residente a Cuneo, inviò una richiesta di aiuto all’Associazione: «Ciao, sono Francesco – scriveva –, ho 26 anni, ho la distrofia muscolare di Duchenne. È una malattia degenerativa dei muscoli che porta alla perdita di forza. Mi piacerebbe molto poter realizzare il mio desiderio di “correre” in pista con una macchina sportiva. Ho tanti sogni, però ho scelto questo perché il brivido della velocità mi dà adrenalina e mi fa sentire vivo. Il mio sogno è di salire di nuovo su una auto sportiva visto che sono sempre stato appassionato di “super car” e non ho avuto più questa possibilità per via del mio peggioramento. Per me realizzare questo sogno significherebbe alimentare la mia passione per le auto e a darmi speranza e energia nella battaglia che ogni giorno affronto insieme alla mia famiglia».
«Di fronte a una simile richiesta non fummo in grado di negare il tentativo e a partire da fine giugno cercammo e trovammo una Ferrari 430 equipaggiata con cinture a 4 punti in grado di poterlo fare volare a oltre 200 km/ora – spiega il presidente Muzzulini –. Tutto questo è avvenuto sabato 7 ottobre, grazie alla sovvenzione offertaci dalla Fondazione del Credito Cooperativo di Pianfei e Rocca de’ Baldi e dalla solidarietà della Croce Bianca di Ceva, che ci ha messo a disposizione un automezzo con autista. Inutile dire che per esaudire un desiderio siano necessarie risorse che provengono da donazioni e da nostre iniziative per la raccolta fondi».
«Tornando all’evento di sabato – conclude Muzzolini – Francesco, ma anche noi, era eccitato e felice. La RSE Italia, la ditta di Arezzo che offre queste possibilità in varie piste in Italia si è resa oltremodo disponibile nei confronti di Francesco, facendolo accedere alla zona “box” dove ha potuto rivolgere mille domande agli istruttori e vedere tutti i modelli di auto disponibili».