È precipitato da un’impalcatura per diversi metri, morendo sul colpo. Tragedia sul lavoro nella mattinata di martedì a Borghetto Santo Spirito, dove un piastrellista di 62 anni ha perso la vita all’interno di un cantiere. La vittima è Ismaili Feti, artigiano albanese che risiede a Cuneo.
Le cause sono ancora da chiarire e sul corpo dell’uomo è stata disposta l’autopsia. Non è da escludere neppure l’ipotesi di un malore che abbia poi portato alla caduta. Quello che si sa è che la tragedia è avvenuta in via De Amicis a metà mattina. Immediato l’allarme, con l’intervento di un’ambulanza della Croce Rossa di Loano e l’automedica del 118, ma per l’uomo non c’è stato niente da fare. Sul posto anche i Carabinieri e la Polizia locale con i Vigili del fuoco e funzionari dell’Ispettorato del lavoro per ricostruire ciò che è accaduto. L’uomo, di cui non sono state diramate allo stato attuale le generalità, lavorata per conto di una ditta cuneese all’interno del cantiere di ristrutturazione del condominio “Turchese”. Sarebbe precipitato a terra da circa un decina di metri.
La reazione dei sindacati
"Ancora una volta, sulla pelle di un lavoratore che, peraltro, aveva più di 60 anni e lavorava ancora sulle impalcature, ci troviamo a combattere una guerra ad armi impari contro un nemico che si chiama profitto - dichiarano Sheeba Servetto, segretaria regionale territoriale Uil Liguria con responsabilita del savonese e Fabio Servidei, segretario confederale Uil Liguria - Dobbiamo ancora registrare mancati controlli nei cantieri e uno scarso impegno delle istituzioni sul tema della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Occorre individuare subito le responsabilità di questa ulteriore tragedia che apre a una dolorosa domanda di civiltà: che cosa ci faceva una persona anziana sopra un impalcatura? Manca una rete di protezione istituzionale e sociale che ha fallito ancora una volta sull'applicazione delle regole. Occorrono investimenti in strumenti e cultura della sicurezza. Basta voltarsi dall'altra parte".
"Controllo degli appalti, ambito in cui si insinua una maggiore incidenza del danno. "Manca il personale per i controlli, si evitano le applicazioni contrattuali e scarseggia la formazione - concludono i segretari- L'età elevata dei lavoratori deve far riflettere Roma e gli imprenditori: occorre tenere ben presente la platea dei lavori usuranti e mettere fine alla strage".