Taggia, dal 23 al 25 febbraio torna il corteo storico in costume di San Benedetto

Nove i rioni partecipanti a cui si aggiunge lo spettacolo degli Sbandieratori e quello dei Falconieri del Re

Taggia corteo San Benedetto
Taggia, dal 23 al 25 febbraio torna il corteo storico in costume di San Benedetto

Taggia, borgo dell’estremo Ponente ligure situato nella magica cornice della valle Argentina, si prepara a festeggiare la 41ª edizione di San Benedetto, tradizionale corteo storico in costume in programma dal 23 al 25 febbraio 2024.

I festeggiamenti del Santo Patrono tabiese prenderanno il via venerdì 23 febbraio alle 17 con la presentazione della manifestazione presso la chiesa della Santissima Trinità, mentre alle 21 presso il Santuario della Madonna Miracolosa di Taggia si terrà la messa in costume. Sabato 24 febbraio alle 10 in pizza Eroi Taggesi, via Roma e viale Mazzini verrà aperto il mercatino dell’artigianato e dei prodotti tipici e dalle 10 alle 22 lo street food, mentre dalle 15 alle 18 in piazza Cavour e piazza Trinità si esibiranno gli Sbandieratori del Sestiere Burgu di Ventimiglia in piazza Cavour e piazza Trinità accompagnati dal gruppo Falconieri del Re. Domenica 25 febbraio alle 9 in piazza Eroi Taggesi, via Roma e viale Mazzini apriranno gli stand del mercatino dell’artigianato e dei prodotti tipici e dalle 10 alle 22 lo street food, dalle 9,45 alle 13,15 appuntamento con le ambientazioni dei Rioni Tabiesi, dalle 14,30 alle 15,30 esibizione della falconeria in piazza Cavour e via Soleri e alle 15,45 partirà il corteo storico dalla piazza del Colletto, ospite della giornata sarà Claudio Guerrini, conduttore di Rds. Il gran finale è previsto alle 16 in piazza Cavour con l’arrivo del Corteo, la lettura delle delibere e la premiazione.

«Siamo alle porte di una nuova edizione della nostra manifestazione che è stata riconosciuta tra le migliori del mondo nel suo genere – dichiara Uberto Aschero, presidente del comitato San Benedetto di Taggia –. Quest’anno abbiamo apportato delle modifiche; in precedenza, per mancanza di spazio, eravamo costretti a fare la battaglia fuori paese nel campo ippico o nel campo del pallone elastico e questo portava molte persone ad andare lì e vedere solo la battaglia, allora questa volta abbiamo optato per far venire gli Sbandieratori da Ventimiglia e la Falconeria con un gruppo molto talentuoso che fa spettacoli con falchi, civette e aquile. Dunque vediamo cosa uscirà fuori da questo cambio di location e di spettacolo. In queste settimane stiamo lavorando sulla giuria – prosegue Aschero - . Lo scorso anno siamo riusciti ad avere Eike Schmidt, direttore degli Uffizi di Firenze, quest’anno ci stiamo guardando intorno per avere con noi personaggi di qualità che possano giudicare l’evento. Speriamo che sia sempre una manifestazione degna del suo nome e che possa continuare a crescere nel tempo».

«È una manifestazione per noi di assoluto rilievo. Siamo giunti alla 41ª edizione. E con il tempo è un evento che è sempre più andato crescendo nella qualità e nella quantità di pubblico che vi assiste ed oggi possiamo dire che sia una delle manifestazioni di riferimento nel mondo delle rievocazioni storiche – sono le parole del sindaco Mario Conio –. Quella che è cominciata come un’avventura di pochi amici ora è un progetto che coinvolge l’intero paese, ha una giuria di assoluto rilievo nazionale. L’amministrazione sempre di più vuole investire in questa manifestazione perché attraverso il corteo fa conoscere le nostre tradizioni e le bellezze del nostro borgo».

I rioni che parteciperanno sono: San Sebastiano, Trinità, Ciazo, Piazza Nuova, Orso, Santa Lucia, Pozzo, Paraxio e Pantano.

Ma come nasce questa suggestiva manifestazione? L’evento ha origine nel 1625, quando la Liguria occidentale viene coinvolta nelle efferate vicende della Guerra dei Trent’anni e il Ducato di Savoia e la Repubblica di Genova si ritrovano ad essere in conflitto tra di loro; il Ponente ligure è dunque un aperto campo di battaglia. Il Ducato di Savoia, tramite i due figli del Duca, Vittorio Amedeo e Felice, e il Marchese Ludovico Solaro di Dogliani, sferra un duro attacco in tre direzioni: Oneglia e Albenga, Bajardo e Triora, val Roja.

A quel tempo Taggia era una fiorente città posta nell’immediato entroterra e vicina al mare, elemento che le conferisce una determinante importanza strategica e, nonostante sia munita di una discreta difesa militare, sembra condannata a soccombere alle ingenti forze nemiche. Messo davanti a questa minaccia opprimente, il Parlamento cittadino di Taggia il 26 aprile decide di invocare l’aiuto divino facendo un solenne e sacro voto a San Benedetto, vescovo di Albenga, affinché la sua intercessione possa preservare la città dagli orrori del conflitto; questo voto consisteva nel dedicare al Santo una festa di ringraziamento ogni anno la seconda domenica di febbraio.

Nel video alcune anticipazioni dell’evento:

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