Ennesimo episodio di truffa agli anziani, purtroppo, lo scorso mercoledì 14 febbraio, in un’abitazione di Mondovì. A farne le spese, una signora che vive sola in casa, alla quale i malintenzionati hanno telefonato dicendo che la figlia aveva avuto un incidente e che lei avrebbe dovuto raccogliere tutti i gioielli e i soldi presenti in casa e consegnarli al signore che si sarebbe presentato alla sua porta, per scongiurare il rischio che finisse in carcere. Convinta abilmente dai truffatori e in stato di grande agitazione e preoccupazione, la signora in pochi minuti ha radunato le cose di valore e i ricordi di una vita, consegnando il malloppo nelle mani di un sedicente assicuratore, il quale poi ovviamente si è dileguato. Il racconto della truffa ci arriva direttamente dalla figlia della signora coinvolta, che ancora non si capacita come la mamma (lucida e perfettamente autosufficiente) sia potuta cascare nel tranello e che, allo stesso tempo, desidera che la dinamica del raggiro venga diffusa il più possibile, affinché non si ripetano più episodi di questo genere.
La figlia: «Mia mamma è anziana, ma autonoma e attenta. Evitiamo che capiti ad altri»
«Sebbene possa sembrare una cosa assurda e tutti ne abbiamo già sentito parlare più e più volte, vi voglio raccontare cosa è successo a mia mamma il giorno di San Valentino, con la speranza di evitare che capiti ad altri – racconta –. Mia mamma vive da sola in un appartamento a Mondovì. È anziana, ma ancora autonoma e attenta, eppure è riuscita a farsi truffare e a consegnare tutto ciò che aveva di valore in casa ad un perfetto sconosciuto. La dinamica è questa: riceve una telefonata con cui le si comunica che la figlia è stata coinvolta in un incidente, che è stata lei a causarlo perché era alla guida con il telefonino, che il tutto è stato filmato e che è prossima agli arresti, ma per fortuna è solo lievemente ferita. Per risolvere questa brutta situazione servono a breve ben 7.500 euro, che in seguito le verranno poi restituiti dall’assicurazione. Le viene anche permesso di parlare brevemente al telefono con l’ipotetica figlia che, con voce irriconoscibile, sommersa dalle lacrime, le intima di consegnare tutto cosa c’è in casa: soldi e oro, a chi si presenterà a ritirarlo. Costantemente al telefono, con la persona che le si è qualificata come un’appartenente alle Forze dell’ordine, seppure titubante, dopo essersi sentita ripetere più volte se non intendesse fare nulla per aiutare la figlia, con cuore di mamma, si lascia convincere. A questo punto, spaventata e confusa, raduna sul tavolo della cucina tutto quello che ha e dice che possono passare, perché è tutto pronto. Da pure indicazioni su come raggiungere l’abitazione e riceve l’uomo quasi con riconoscenza, perché ormai convinta che si stia prodigando per il bene della figlia e gli consegna il cospicuo bottino. Di qui in poi, non c’è più nulla da dire. Poco alla volta mia mamma ha preso coscienza di cosa le era successo e, incredula, amareggiata e mortificata, mi chiama per comunicarmi l’accaduto con la sola consolazione che, nonostante tutto, io stessi bene”. La famiglia, venuta conoscenza dell’accaduto, ha sporto denuncia ai Carabinieri.