Ottant’anni orsono, dal 13 al 17 marzo del 1944, nella borgata di Valcasotto a Pamparato si svolse uno dei più importanti eventi della lotta partigiana nelle nostre valli, passato alla storia come la “Battaglia di Valcasotto”. I tedeschi della Wehrmacht, risalendo le antiche mulattiere coperte di neve, si scontrarono con le formazioni partigiane presenti nel borgo, con attacchi convergenti dalle valli vicine. Un confronto impari, ma audace, tra sacrificio, eroismo ed errori. Il maggiore Enrico Martini “Mauri” impostò un sistema difensivo da manuale che però nella neve non funzionò appieno. Il comando dovette trasferirsi nella remota borgata Tagliante, mentre i tedeschi, pur frenati da un fitto fuoco d’interdizione, salirono sparando, incendiando e saccheggiando. 115 i partigiani caduti, fucilati o catturati e portati a Ceva, Savona o nei lager. Il confronto fu drammatico perché coinvolse anche la popolazione causando morti, feriti, rastrellamenti, incendi e fucilazioni. 17 le vittime valligiane fra i civili (9 nella sola Valcasotto), oltre 50 case bruciate con le fiamme che coinvolsero anche baite, fienili e seccatoi. Un centinaio le famiglie, allora ancora numerose, private di un tetto e costrette, nei mesi a venire, a lasciare la propria terra d’origine.
Sabato 16 marzo questi eventi saranno ricordati in un importante convegno, che si terrà presso il Castello di Casotto nel Comune di Garessio, promosso dall’Associazione “Amici di Valcasotto” in collaborazione con il Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale del Piemonte, la Città di Garessio, la sezione A.N.P.I. di Mondovì, il Comune di Pamparato, la Onlus “Col. Giuseppe Cordero Lanza di Montezemolo” e l’Associazione “Amici del Castello di Casotto”. Al professor Gigi Garelli, direttore Istituto storico della Resistenza di Cuneo, il compito di contestualizzare storicamente la battaglia nell’ambito della Resistenza, partendo dagli antefatti, tra cui l’importante convegno di ottobre che si svolse proprio nel borgo tra le più alte personalità del movimento partigiano, passando attraverso i fatti e l’azione militare per poi giungere alle conseguenze del conflitto. Al giornalista Alessandro Briatore, invece, quello dell’analisi del punto di vista dei civili, coloro che ignari subirono gli effetti di questa battaglia. Grazie a video e presenza, sarà possibile ripercorrere quei tristi e toccanti episodi attraverso gli occhi di chi c’era e vide l’atrocità della guerra da vicino.
L’inizio della manifestazione è fissato per le ore 10 e potrà contare, dopo il saluto delle autorità, sulla preziosa introduzione del prof. Stefano Casarino, presidente A.N.P.I. Mondovì. Durante la mattinata sono previsti gli interventi del Coro provinciale A.N.P.I. di Torino, diretto dal maestro Mauro Uberti. A corredo dell’evento, la presenza di un gruppo storico di rievocatori e figuranti genovesi in costumi d’epoca. Seguirà, intorno alle ore 13, un buffet, sempre presso l’antica residenza sabauda, con prenotazione obbligatoria entro giovedì 14 marzo al 0174 351007 (Locanda del Mulino). Nel pomeriggio, se le condizioni metereologiche e del fondo stradale lo consentiranno, la visita ai luoghi della Resistenza in borgata Tagliante (prenotazione obbligatoria al 389 1849060).
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Sabato 16 marzo si celebrano gli 80 anni dalla Battaglia di Valcasotto
Alle ore 10, nel Castello di Casotto, il convegno con l’intervento di testimoni oculari