«Ci sono sempre più riscontri che gli autori che provocarono, un anno fa, il caos in piazza San Carlo, a Torino, spruzzando spray urticante al peperoncino, sulla folla, siano gli stessi che agirono in identico modo, a Mondovicino durante il concerto live del cantante Ghali. Stiamo acquisendo le immagini di quella serata e presto avremo la certezza assoluta».
Così spiegano in Questura, a Torino, mentre le prove che la stessa banda abbia partecipato a raid durante concerti un po’ ovunque, per razziare quanto fosse possibile agli spettatori (in qualche caso rapinando catenine e bracciali, oltre che portafogli) spaventati, mentre fuggivano. In Italia, soprattutto nelle località estive di vacanza (molti i colpi sulla Riviera romagnola), anche in Francia, durante concerti e assembramenti.
Dieci sono le persone identificate, sei delle quali finite in manette, una ai domiciliari e le restanti tre, con obbligo di firma. A carico di due di loro – cui se ne sono aggiunte una terza (già in carcere), ed una quarta, martedì – sono state formulate le accuse di lesioni e morte, come conseguenza di altro reato, in relazione al ferimento di oltre 300 persone e alla morte di Erika Pioletti, in quella drammatica serata del 3 giugno 2017, in piazza San Carlo a Torino.
Spray urticante al concerto di Mondovì: si stringe il cerchio sui responsabili
Gli inquirenti: «Ci sono sempre più riscontri che siano gli stessi che provocarono il caos in piazza San Carlo a Torino»