i W/Him (si legge With Him), in foto, saranno insieme ai Nowhere gli headliners della prima serata del "nuovo" Modì
Nella ricerca di esperienze passate e future che provano a farsi largo nel panorama locale, nel monregalese vi sono due esempi che raccontano di un territorio che non si lascia all’abbandono e che ci prova. La settimana a venire ripartirà (inaugurazione ufficiale, ma i live sono già ripresi la scorsa settimana) la nuova stagione di uno dei locali storici di Mondovì: il Modì infatti lancia una serie di live che si terranno da fine maggio (attualmente il programma è stato comunicato fino alla fine di giugno, ma arriverà fino alla fine dell’estate), affidandosi come base di riferimento per le licenze a Soundreef, un canale sorto come alternativa a SIAE: "La scelta è stata fatta – dice Niroshan Tomatis, direttore artistico di questa nuova stagione del Modì – per contenere i costi di gestione, che in questo periodo rappresentano uno dei problemi principali per i locali che avviano la propria attività e che basano la loro attrattiva sulla musica. I costi per le licenze subiscono un significativo calo e le royalty per gli artisti controllabili più facilmente". Obiettivo è quello di proporre ai giovani monregalesi un momento di intrattenimento, in un qualche modo consapevole.
Un po’ la stessa logica, quella dell’intrattenimento consapevole, che portano avanti i ragazzi che organizzeranno alla Cascina Macramé il primo Forrest Camp a metà giugno: la musica punk rock e tutte le sue declinazioni, djset e musica elettronica. Nelle campagne monregalesi vengono a fare festa alcune delle etichette e dei marchi della musica più attivi sul nostro territorio. La volontà è quella di fare un’esperienza (nel piccolo) festivaliera, con possibilità di campeggiare e attività varie, un episodio pilota con l’obiettivo di costruire qualcosa di buono nel tempo.
Qui sotto la locandina del primo Forrest Camp
Esperienze ed esempi che arrivano dal resto della nostra #ProvinciaMeccanica
Il terzo esempio che si vuol raccontare riguarda esperienze e passioni che affondano le loro radici in anni in cui avere un posto dove suonare o ascoltare musica con gli amici era occasione per togliersi da casa e non finire in strada, per stare magari lontano da frequentazioni poco raccomandabili e soprattutto trovare un modo, il proprio modo, per esprimersi. La musica ha rappresentato per quella generazione che ha vissuto la propria (più o meno ribelle) gioventù negli anni ‘90 un’occasione per conoscersi e riconoscersi, più che per intrattenersi.
Associazione Origami e Clandestino sono figlie (anche se con età diverse) di quell’attitudine: la prima ha organizzato lo scorso 28 aprile, in occasione della Festa della Liberazione, lo spettacolo Razza Partigiana, reading tra musica e teatro con Wu Ming 2 (autore di alcuni best seller, tra cui “Q” firmato come collettivo Luther Blisset) e da alcuni ottimi musicisti, prevalentemente provenienti dalla scena emiliana: un emozionante viaggio, storia nella storia, attraverso le gesta di Giorgio Marincola, partigiano italo-etiope ucciso nell’ultima strage nazista in Val di Fiemme.
Il Clandestino di Dronero invece nasce come centro di aggregazione giovanile e culturale, un tempo “Centro sociale”, e a fine mese festeggerà i 25 anni di attività: il “Clan” è stata per anni la casa in cui buona parte della musica cuneese è passata, si è fatta le ossa ed ha spiccato il volo. Unico comune denominatore di queste realtà: la voglia di far qualcosa e di aggregarsi.
Chi volesse guardarsi il live di WuMing2 dello spettacolo Razza Partigiana, lo può trovare qui: