L'emergenza coronavirus richiede nuove forze: medici, soprattutto anestesisti. Ecco perché la Regione ieri ha disposto «la sospensione dell'attività dei seguenti pronti soccorso/PPI: Giaveno, Venaria, Lanzo, Nizza, Borgosesia, Bra e Ceva», ovvero dei Pronto soccorso "a minore accesso" (LEGGI QUI).
Il sindaco di Ceva, Vincenzo Bezzone: «Il pronto soccorso dell’ospedale di Ceva è e resterà una priorità per l’Amministrazione Comunale. Tuttavia in un momento di emergenza come questo, condividiamo l’esigenza di sospendere temporaneamente tali attività per reperire le risorse umane da impiegare attivamente al contrasto del virus covid-19. Se questo momentaneo disservizio per gli abitanti di Ceva e delle valli limitrofe, servirà a combattere questa guerra alla pandemia e contribuirà a salvare anche una sola vita, sono convinto che tutti noi faremo la nostra parte e nessun cittadino responsabile verrà meno al proprio senso civico e solidale osteggiando il provvedimento. Condividiamo quindi il merito della programmazione organizzativa, ma chiediamo cortesemente all'Unità di crisi di comunicare maggiormente e prontamente i provvedimenti alle istituzioni locali, affinché possano organizzarsi per mettere in atto le variazioni logistiche».
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«Intendo ribadire che si tratta di sospensioni temporanee e non di chiusure – osserva il commissario straordinario per l’emergenza covid in Piemonte, Vincenzo Coccolo -, la straordinarietà della situazione che ci troviamo ad affrontare impone soluzioni drastiche ed immediate. Chiediamo la comprensione e la collaborazione dei sindaci e dei cittadini. Ogni posto e ogni risorsa sanitaria in più che riusciamo a ricavare, è decisiva per salvare vite umane. Terminata l’emergenza, tutto ritornerà come prima».
CONTAGIATI IN PIEMONTE - Sono 3.017 le persone finora risultate positive al “Coronavirus Covid-19” in Piemonte: 524 in provincia di Alessandria, 126 in provincia di Asti, 157 in provincia di Biella, 185 in provincia di Cuneo, 237 in provincia di Novara, 1.360 in provincia di Torino, 153 in provincia di Vercelli, 119 nel Verbano-Cusio-Ossola, 37 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 119 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 263, quelle guarite 8. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 9.424, di cui 5.812 risultati negativi.
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