Il monregalese Marcello Pallavidino, 82 anni, è deceduto all’ospedale di Mondovì il 1 aprile. Era positivo al covid-19. Era stato artigiano installatore di impianti termo-idraulici con la ditta “Fratelli Pallavidino” fondata assieme al fratello Gianfranco, attività poi proseguita dal figlio Roberto.
La moglie Silvana Boasso ha inviato la seguente lettera alle autorità monregalesi e, per conoscenza, al nostro settimanale: «Mi sento indignata con tutte le Istituzioni e con la sanità pubblica, in particolar modo con il SISP che è l’organo preposto ad acconsentire se fare o no il tampone. Lo ha negato persino ai dottori del 118 che lo hanno richiesto più volte quando sono venuti a visitare mio marito. Nonostante avesse tutti i sintomi del virus, non hanno acconsentito. Neppure il 15 marzo, quando è stato portato per la prima volta in Ospedale e gli hanno diagnosticato la polmonite e una pseudo pleurite con febbre alta, non gli hanno fatto il tampone. I medici di turno del Pronto soccorso l’hanno rimandato a casa: è il Sisp che ha negato il tampone? Perché non l’hanno ricoverato subito? Vorrei avere una risposta, anche se non servirà a nulla, perché tanto mio marito non c’è più. Non è giusto che si dica sempre che gli anziani muoiono “perché avevano patologie pregresse”: mio marito, anche se anziano, non è deceduto per patologie pregresse ma per colpa del coronavirus, della cattiva gestione e della trascuratezza. Nei giorni seguenti abbiamo chiamato il “112” ben cinque volte, ma anche in questo caso non gli è mai stato fatto il tampone. Soltanto il 24 marzo, quando l’hanno riportato in ospedale, finalmente gli hanno fatto il tampone da cui è risultato positivo. Ma ormai era troppo tardi, la malattia era già avanzata troppo. Mi domando: se questo tampone fosse stato fatto il 15 marzo, quando venne portato in ospedale, lo si poteva salvare? Forse no, ma a me rimarrà sempre questo dubbio».
Ci rendiamo conto della durezza delle parole di questa lettera: ma i fatti che riporta meritano un approfondimento, per cui ne abbiamo chiesto conto all’Asl CN1. Riassumiamo i punti: il signor Pallavidino è stato portato in ospedale il 15 marzo, quando gli è stata diagnosticata una polmonite, ma niente tampone; è stato poi visitato atre 5 volte, sempre senza tampone, prima del 24 marzo – data in cui è stato ricoverato ed è risultato positivo. È deceduto il 1 aprile. La signora Boasso ci ha inoltre detto di aver effettuato il test il 10 aprile, e di essere tutt’ora in attesa dell’esito.