Sarà pur vero che la Regione è pronta a ricorrere alle vie legali per difendersi dalle pesantissime accuse lanciate da "Report" sulla gestione dell'emergenza covid. Ma se le voci che si rincorrono da due giorni sull'allontanamento di Mario Raviolo dall'Unità di Crisi venissero comunicate anche in via ufficiale (come dovrebbe avvenire, forse già oggi), sarebbe il segno che Cirio ha deciso di dare un nettissimo giro di vite a una situazione forse divenuta ingestibile.
Due giorni fa l'inchiesta di "Report" lanciava una pesantissima accusa allo staff piemontese: «Il Piemonte è una delle regioni più colpite in Italia: diagnosi non fatte, mail coi risultati dei tamponi andate perse e server intasati. Il Piemonte sta scalando la classifica del covid in Italia». Nel servizio di Rai3 venivano mostrate cose non certo edificanti: strutture sanitarie in cui i reparti covid sono isolati con buste di plastica e infermieri del 118 che, in mancanza di tute protettive, usano sacchi della spazzatura.
Sotto la lente della trasmissione era finito in particolare l'operato di Mario Raviolo, che fino a metà marzo era a capo dell'Unità di Crisi del Piemonte, poi sostituito dal dr. Coccolo - incaricato come commissario - ma lasciato comunque a capo del 118. Il servizio racconta l'episodio del'intervento di Raviolo nel convento delle suore di Tortona, quando Raviolo - giunto sul posto con l'elicottero - entrò nel convento proteggendosi con i dispositivi più efficaci in dotazione all'Unità di crisi.
Ma Raviolo è anche l'uomo che ha ordinato l'evacuazione della casa di riposo di Villanova nella notte fra il 29 e il 30 marzo:«Mi sono recato sul posto di persona dopo essere stato contattato alle 23 – ci ha spiegato Raviolo –, dal momento che inviare un’unità avrebbe voluto dire lasciare scoperto un settore durante l’emergenza. C’erano alcuni ospiti gravi, e questo mi è stato riferito dal personale di assistenza perché io non sono entrato direttamente a verificare, perché avrebbe comportato dei tempi molto lunghi». Del caso Villanova, però, Report non parla.
Oggi, da più parti, si sente dire che Raviolo sarebbe già stato formalmente allontanato dall'Unità di crisi. Soprattutto dopo l'episodio, riportato sui quotidiani la scorsa settimana, in emergeva che lui, l'uomo al comando del 118, aveva rifiutato l'invio di medici in Piemonte da parte della Protezione civile da Roma. Un fatto che ha suscitato una valanga di critiche a 360 gradi, dai medici
E c'è chi dice che la scelta di Cirio di formare la nuova task force sanitaria, mettendo alla guida l'ex ministro berlusconiano Ferruccio Fazio (oggi sindaco di Garessio), vada letta esattamente in questo senso: la chiusura di un capitolo. E tra le ripercussioni non ci sarebbe solo l'allontanamento di Raviolo: un articolo comparso oggi su "Lo Spiffero" parla esplicitamente della possibilità che l'assessore Luigi Icardi venga presto rimosso dalla Sanità e spostato ad altri settori della Giunta. Facendo posto a una nuova nomina, sempre in quota Lega Nord, a favore di Alessandro Stecco, l'attuale presidente della commissione Sanità a Palazzo Lascaris che fa anche parte della nuova task force guidata da Fazio.