«I parametri del Piemonte sono ok, pronti a riaprire i confini il 3 giugno». Lo ha affermato in conferenza stampa il presidente Alberto Cirio
«I report della Regione Piemonte sono ottimi in tutti i parametri: la nostra regione è in salute e siamo in grado di riaffrontare la riapertura dei confini». Lo ha ribadito poco fa il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio in conferenza stampa, "vestito" con una mascherina protettiva tricolore in occasione della festa della Repubblica di domani. «La "pagella" del Piemonte - ha detto Cirio - è a tutti gli effetti ottima: il fattore "RT" oggi è a 0,5, l'occupazione del tetti di terapia intensiva è del 12% di letti occupati. Il trend è in discesa».
«I dati dicono che il livello di infezione è nell'ordine del 3%-7% quindi siamo molto lontani dall'immunità di gregge. Tuttavia, i dati sono positivi: solo lo 0,1% risulta con positività in corso». Questi sono i numeri che emergono dai test sierologici in corso. Un chiarimento da parte del presidente: «C'è chi crede che se una persona risulta positiva al sierologico significhi che, avendo gli anticorpi, si sia liberi di circolare: non è assolutamente così. Se il sierologico di una persona risulta positivo, il suo medico viene avvisato e la persona viene immediatamente messa in isolamento in attesa del tampone di controllo».
Col 3 giugno riapriranno anche le balneazioni nei laghi nel Piemonte, spiagge tutte aperte. La mobilità in regione oggi è al 70%.
LEGGI I DATI DI OGGI - Aggiornamento Covid: nelle ultime 24 ore in Granda solo 1 caso di contagio - Sono solo 21 i nuovi tamponi positivi registrati nelle ultime 24 ore in Piemonte, e di questi solamente uno in provincia di Cuneo. Ovviamente, come ogni lunedì, il dato potrebbe risentire del ritardo nella comunicazione dei nuovi test, ma è comunque un numero molto positivo. Attualmente ci sono ancora 5.062 casi di positività in regione, 99 in meno rispetto a ieri. Scendono sotto quota 1.000 i ricoverati in Piemonte: 54 in terapia intensiva e 904 in reparti.
FAZIO: «NEI TAMPONI OGGI C'È UNA MINOR CONCENTRAZIONE DI VIRUS» - Rispondendo a una delle domande dei giornalisti, Ferruccio Fazio è intervenuto sulle dichiarazioni del dr Zangrillo, direttore della terapia intensiva del San Raffaele di Milano («Clinicamente, il virus non esiste più») : «Nei tamponi oggi c'è effettivamente una minor concentrazione di virus rispetto a quelli iniziali. Se questi dati venissero confermati, significa che il virus sta perdendo potenza nella sua trasmissione. Se manteniamo le misure in corso, è più lontano il rischio di una seconda ondata».
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