Ad aprile, l'Asl CN1 aveva addirittura dedicato un video al punto nascite dell'Ospedale di Mondovì. E oggi il reparto monregalese ha tagliato un traguardo importante: ha superato le 500 nascite (510), che consentono di mantenere lo status del servizio. Non solo: «Di fatto è l'unico ospedale della Asl Cn1 che si è organizzato con un percorso per le mamme positive al Covid ed uno per le mamme negative. Entrambi in sicurezza assoluta», commenta l'assessore monregalese Luca Robaldo.
Questo per spegnere le polemiche, sollevatesi due settimane fa quando emergeva il caso di una neomamma, positiva al virus, che da Savigliano era stata trasferita a Mondovì. «Continuo a seguire con attenzione la situazione dei reparti di ginecologia-ostetricia e pediatria del nostro ospedale – afferma Robaldo – e, nuovamente, voglio sottolineare la professionalità e la disponibilità del personale, testimoniata anche da alcuni 'post' di Facebook, uno dei quali mi è stato appena segnalato: in esso, una mamma descrive bene le capacità del nostro ospedale e, in particolare, di questi reparti. Uno sforzo che va riconosciuto, per questo fa piacere che le persone che lo hanno visto coi propri occhi lo rendano noto».
«Soprattutto in seguito alle affermazioni delle settimane scorse, attraverso le quali ci veniva spiegato che tutti gli ospedali del territorio si sarebbero comportati nello stesso modo: in una fase di emergenza come questa, invece, pare sia Mondovì a dover sopperire alle difficoltà dell'intera Asl. Dopo il mio intervento di fine ottobre fui confortato dalle affermazioni del Dott. Puppo (Aso S. Croce e Carle) che citava un documento a proposito della gestione delle gravidanze sottoscritto appositamente dai primari di Cuneo, Savigliano e Mondovì. Sarà facile verificare che esso non resti lettera morta».