(a.c.) – È stato assolto dall’accusa di lesioni il cittadino marocchino B.Z., residente a Mondovì e fermato dai Carabinieri il 13 marzo 2018, a seguito di una rissa all’interno di una sala slot in via Beccaria. I militari del Nucleo operativo radiomobile, impegnati in un normale servizio di pattuglia, erano intervenuti dopo aver visto alcune persone fuggire spaventate dal locale. Da uno dei presenti avevano appreso che era in corso una rissa tra due uomini. Dopo essere entrati, in effetti, notavano i due ancora intenti a lanciarsi reciprocamente bottiglie di birra in vetro.
Una volta placati gli animi, i Carabinieri avevano provveduto a identificare B.Z., con precedenti per reati contro il patrimonio, e M.B., suo connazionale. Grazie alle immagini registrate dalla telecamera interna, le Forze dell’ordine riuscivano a ricostruire con esattezza la genesi del diverbio: dopo una conversazione all’apparenza poco amichevole, era stato proprio B.Z., afferrando una bottiglia di birra da un tavolino vicino, a gettarla in faccia all’altro avventore. Ne era nata una colluttazione nel corso della quale M.B. aveva risposto con analoghi lanci di oggetti.
Entrambi i litiganti avevano poi fatto ricorso alle cure mediche del 118, rifiutando però il trasporto in Pronto soccorso ed evitando di sporgere denuncia. Proprio sull’assenza di querela, si è concentrata l’arringa dell’avvocato Giulia Dadone, che ha chiesto una sentenza di non doversi procedere. Il pubblico ministero Luigi Dentis aveva invece domandato per l’uomo la condanna a nove mesi di reclusione. Solo la settimana scorsa l’imputato era stato condannato dallo stesso giudice, Marco Toscano, per tentato furto e danneggiamento: insieme a un complice, nel luglio 2018, aveva tentato di introdursi in un negozio di parrucchiera della zona utilizzando una bicicletta come “ariete” per sfondare l’entrata.