
Compra i "Garessini" e aiuta gli alluvionati. «Propongo di lanciare una catena di solidarietà tramite ordini speciali di “Garessini solidali” con un’aggiunta di prezzo da devolvere a tutte le realtà commerciali danneggiate. Potremmo chiamarla: “Un Garessino in più”». Nei giorni immediatamente successivi all’alluvione del 2 e 3 ottobre, Andrea Silvestro, ventinovenne di Fossano con origini garessine (legate ai nonni materni di Mursecco), vede postate su Facebook le foto dei macchinari e della pasticceria Cagna danneggiati da acqua e fango. «Non potevo andare a spalare, ma volevo anch’io fare la mia parte – racconta –. Così ho pensato all’iniziativa legata ai tipici dolci “Garessini”». Subito contatta la pasticceria, che risponde entusiasta. «Un’iniziativa lodevole, nata dal cuore gentile di Andrea – dice Carlotta Cagna –. Purtroppo l’emergenza sanitaria e le chiusure imposte hanno protratto i tempi di realizzazione, ma, dalla scorsa settimana, con la graduale riapertura degli esercizi commerciali in Piemonte, siamo riusciti ad avviare l’iniziativa, che sta andando molto bene». Così, “Un Garessino in più” è diventata realtà.
Compra i "Garessini" e aiuta gli alluvionati
Ogni confezione, che porta l’etichetta con impresso l’obiettivo solidale verso la comunità garessina alluvionata, contiene 270 gr di “Garessini”. Il prodotto ha un costo pari a 7 euro netti a confezione, poi venduta a 10 euro: «I tre euro sono destinati a Garessio, per contribuire alla ripresa post-alluvione dei commercianti». L’iban di riferimento è lo stesso indicato da “L’Unione monregalese” per la raccolta fondi collegata all’acquisto del libro “Paesi nel fango. Per non dimenticare”, IT50L0875346480000060106585 presso la Bcc di Pianfei e Rocca de’ Baldi. «La scorsa settimana abbiamo consegnato le prime trenta confezioni – continua Carlotta –, e questa settimana ne abbiamo pronte altre quaranta; entro Natale avremo superato le prime cento. Grazie ad Andrea Silvestro che si è reso anche disponibile ad aiutarci nella distribuzione, sulle zone del Fossanese. Chiunque interessato può contattarci e ritirare i “Garessini” in negozio, oppure una volta a settimana nella zona di Mondovì. Colgo inoltre l’occasione per dire che, nel caso in cui qualche esercizio commerciale volesse collaborare, sarebbe ottimo». «Una tra le tante iniziative di solidarietà attuate in supporto alle realtà duramente colpite dall’alluvione – tiene a precisare Andrea Silvestro –. Mi auguro che altri vogliano unirsi mettendosi in contatto con me o con la pasticceria Cagna e che possa crearsi qualcosa di significativo, un gesto concreto di solidarietà». La pasticceria Cagna nasce, a Garessio, in via Vittorio Emanuele, nel 1934, «Fondata dal mio bisnonno Giuseppe – racconta Carlotta –, a cui si deve l’invenzione dei rinomati “Garessini”, realizzati esclusivamente a mano». Tre le alluvioni con cui il locale ha dovuto fare i conti: quella del ’94, del 2016 e poi il 2 e 3 ottobre scorsi. «Quella di ottobre è stata la peggiore. Acqua e fango sono entrati ovunque distruggendo mobilio, macchinari e impianti che abbiamo dovuto sostituire e rifare. Abbiamo ritinteggiato i muri e cambiato il motore del nostro antico forno, base della nostra tradizione, la cui riparazione ha richiesto l’intervento di tecnici provenienti da Parma. Nessuno si aspettava un evento di una simile portata, non in così poco tempo. È stato davvero un disastro per tutti i commercianti».
PASTICCERIA CAGNA: LOCALE STORICO A GARESSIO
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