Dal Ministero della salute finalmente è arrivato un verdetto: nella definizione delle misure di contenimento della pandemia da Covid-19 il Piemonte torna in "zona gialla". L'ordinanza del ministro della salute Speranza verrà firmata in giornata e scatterà da lunedì 1º febbraio (in un primo momento era emarsa la data di domenica 31 gennaio). Il verdetto è arrivato nel tardo pomeriggio di oggi, venerdì 29 gennaio, dopo una lunga attesa in cui ad un certo punto sembrava quasi certo il mantenimento della zona "arancione" per la nostra regione. Poco dopo le 19 è arrivata anche la conferma ufficiale dal presidente della Regione, Alberto Cirio: «Dopo questa lunga giornata di confronto con il Governo, ho appena ricevuto la chiamata del ministro Speranza: il Piemonte è in zona gialla da lunedì».
Sono in area arancione le Regioni Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria e la Provincia autonoma di Bolzano. Tutte le altre Regioni e Province autonome sono passano in "gialla". I tecnici del Ministero invitano, però, a tenere alta la guardia: «l’epidemia resta in una fase delicata ed un nuovo rapido aumento nel numero di casi nelle prossime settimane è possibile, qualora non venissero mantenute rigorosamente misure di mitigazione sia a livello nazionale che regionale».
COSA SI PUÒ FARE IN ZONA GIALLA – In zona gialla ci si può spostare liberamente durante il giorno, sia all’interno del Comune sia all’interno della Regione. “Coprifuoco” solo dalle 22 e fino alle 5 del mattino. I bar e i ristoranti sono aperti, ma non oltre le 18 e riaprono musei e mostre. Negozi aperti, ma con chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi. Ci si può anche muovere per andare a trovare amici e parenti, in ambito regionale, spostandosi verso una sola abitazione privata abitata e una sola volta al giorno, «nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi».
L'ATTESA DEL PIEMONTE – Nell'emergenza Covid il Piemonte da lunedì 1º febbraio entra in zona gialla. Ma le tensioni non sono mancate. Nel pomeriggio di venerdì 29 gennaio il presidente Ciro ha partecipato alla riunione settimanale con i presidenti di Provincia, i prefetti e i sindaci dei Comuni capoluogo per illustrare l’ultimo Report del Ministero della Salute sull’andamento della pandemia in Piemonte. «Abbiamo un Rt puntuale 0.82 e un Rt medio 0.89, siamo sotto soglia sulle terapie intensive, ma anche sulle terapie ordinarie. Nel cruscotto del Piemonte non c’è più una spia accesa in questo momento. Tutti i nostri parametri sono, pertanto, da zona gialla». L’incertezza era derivata da una differenza di interpretazione: dal Ministero era emerso come i 14 giorni da Dpcm che devono trascorrere per poter passare in uno scenario meno restrittivo decorrerebbero dalla data di rilevamento del primo miglioramento, quindi dal Report del 22 gennaio. Questo avrebbe comportato uno slittamento della riclassificazione delle Regioni di una settimana.
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