Il Ministero della Salute ha emesso un richiamo per un lotto di carne prodotto dall'azienda "Fratelli Faccia", marchio Cascina Marchesa. Nel prodotto è stata rinvenuta la presenza di Escherichia Coli, che potrebbe avere conseguenze dannose per i consumatori. Si tratta di "Battuta di Fassone Piemontese Classica" di seguito è possibile vedere tutti i dati necessari per identificare il lotto. I consumatori sono invitati a controllare: nel caso fossero in possesso del prodotto sono invitati a non consumarlo e riportarlo presso il punto vendita.
L'infezione è stata rinvenuta dalla stessa "Fratelli Faccia" nel corso di un autocontrollo. L'azienda ha immediatamente provveduto a segnalare il problema al Ministero, che ha diffuso tutte le informazioni relative al lotto. Il richiamo è una misura che ha lo scopo di salvaguardare la salute dei consumatori. Conformemente agli standard di sicurezza la "Fratelli Faccia" mantiene costante il monitoraggio sulla qualità dei prodotti, attraverso un piano di campionamento. «È nostra premura specificare che il richiamo, così come avviene per tutte le aziende, è una misura che ha sempre lo scopo principale di salvaguardare la salute dei consumatori - scrive la ditta -. Siamo un’azienda certificata secondo standard internazionali di qualità (IFS e BRC) e teniamo costantemente monitorata la qualità dei nostri prodotti attraverso un piano di campionamento molto fitto, con frequenze ravvicinate tra un campione e l’altro; su alcuni prodotti più delicati riusciamo persino ad effettuare analisi su singoli lotti giornalieri. Su un prodotto come “LA BATTUTA DI FASSONE PIEMONTESE” nel 2020 abbiamo effettuato più di 1200 campioni, in quest’ultimo trimestre siamo già a 300 campioni processati. Il rischio microbiologico legato ai microrganismi patogeni è pertanto monitorato costantemente e l’incidenza nel 2020 è stata praticamente uguale allo 0%. Purtroppo può capitare, nel totale delle analisi effettuate, che si rilevino delle non conformità. Il punto importante però è saperle gestire e fare in modo che non si verifichino nuovamente. Ed in questo caso è proprio quello che abbiamo fatto. Abbiamo gestito un’emergenza non appena siamo venuti a conoscenza della problematica ed abbiamo immediatamente attivato tutte le procedure per la salvaguardia del consumatore finale. Infine abbiamo aumentato tutte le nostre misure di controllo, attivando protocolli straordinari e intensificando ulteriormente le analisi, per far sì che non si verifichino situazioni analoghe».