«Lo sport non serve a vincere, ma a partecipare per dimostrare ciò in cui si è bravi». Parola di Riki, 10 anni, non vedente. Il piccolo Riccardo Mercenati è uno dei quattro testimonial di un video che parla di sport per tutti e che scuote l’animo di chi lo guarda. Si chiama “Sportissimo”: culmine comunicativo di un progetto di ASD Eleganza e Cooperativa Caracol, finanziato dal bando “Sport insieme” della Fondazione CRC.
Quattro i volti: quello di Riccardo Mercenati, che parla di nuoto e atletica, quello della ginnasta Michela Renaudo, quello “Zaki” Lamrhari – potenza del kickboxing, già campione italiano – e quello di Stefano Viglione, pluricampione di sci.
«Da piccolo vittima di bullismo - racconta Zaki -, e ho iniziato a fare kick per sfogarmi. Trascorrevo i giorni ad allenarmi e passavo per quello "sfigato"». Ed è emozionante vedere Michela che si commuove, mentre racconta la sua esperienza nel 2015 a Los Angeles.
L’esperienza nasce come “Sportabilità”, che segue tre discipline per atleti over 18 (una quarantina, nel Monregalese). Ora si guarda ai minori, in età scolare. Il video però è solo un passo: «Quello a cui miriamo è fare rete tra i soggetti che si occupano di questo tema: le Associazioni sportive del territorio e le Scuole – ci spiega Marta Gregorio di Caracol –, magari arrivando a metter su un tavolo di lavoro per cercare di avvicinare le une alle altre. Non soltanto per spiegare ai ragazzi, e alle loro famiglie, come iscriversi e a quali corsi, ma anche per parlare di formazione». Raggiungere le Scuole significa anche parlare di altri temi: inclusività, bullismo, accessibilità. Le testimonianze del video sono toccanti proprio perché vere: «Il messaggio che volevamo lanciare è questo – conclude la Gregorio –: lo sport può essere di tutti e per tutti».
Il progetto ha l’obiettivo di veicolare la bellezza e i valori sani dello sport coniugandoli all’espressione del lavoro con la fragilità e la disabilità. L’ambizione è quella di andare oltre le barriere e gli steccati e creare un senso di comunità partendo anche dalle scuole. È infatti, in essere una collaborazione con il Liceo scientifico sportivo di Mondovì, con il quale le Associazioni coinvolte stanno svolgendo un lavoro rispetto ai valori dello sport, al benessere psico-fisico che la pratica sportiva può portare al di là della mera competizione.
«Sono molto felice e grato per l'opportunità di partecipare, come Comune, a questo progetto - l’Assessore allo Sport, Luca Robaldo - L'ambizione è quella di costruire una città dello sport a tutto tondo, dove l'inclusione delle persone diversamente abili non sia considerata un'attività straordinaria bensì ordinaria».
Coinvolte nel progetto: C.S.S.M. e C.F.P., le associazioni sportive Macramè, Merlese, Ateletica Mondovì, Tennistavolo e l’Asd Basket Club Mondovi; le associazioni di volontariato Diversamente, Dionisio, Autismo Help e la Cooperativa Caracol.