FIDAS Mondovì lancia un allarme e un appello alla donazione: «È emergenza vera, il Centro trasfusionale è in carenza anche di plasma»
«È una situazione critica. Il centro trasfusionale dell'Ospedale di Mondovì ha un enome bisogno di sangue». L'appello-allarme viene da Mauro Benedetto, presidente della FIDAS Mondovì. Mostra un report con la situazione della "banca del sangue" in tempo reale: con la sola eccezione dei gruppi AB, tutti gli altri sono "a secco". «Ne abbiamo parlato con l'Asl CN1 - afferma - siamo davvero in emergenza. Il nostro timore è che questa situazione rischi addirittura di far slittare alcuni interventi, ovviamente parliamo di quelli non urgenti». Uno scenario da scongiurare. «Diffondete questo appello: chi può, vada a donare».
Ma come mai le donazioni si sono ridotte così tanto? «L'ultima ondata di contagio ha costretto migliaia di persone a restare chiuse in casa, in quarantena per contagio o contatto: quindi gli accessi si sono ridotti. Inoltre, oggi per donare viene fatto un pre-triage telefonico: è sufficiente che ci si sia esposti a un contatto con un positivo, e il centro trasfusionale in quel caso chiede di rinviare».
Poi Benedetto fa un ragionamento più di lungo periodo: «Io credo sia ora che ci si ponga il problema, a livello nazionale, di "fare qualcosa" per questo tema».