Il caso esplode e nasce in polemica. Proprio nei giorni in cui si scopre che i fondi del PNRR non sono stati usati per recuperare il “Michelotti”, come il Comune sperava (e come un paio di mesi fa si era ipotizzato), viene a galla l’ipotesi di trasformare l’ex Ospedale in caserma per la Guardia di finanza che si trova “sotto sfratto”. E tutto questo diventa subito polemica politica: perché – cosa inedita – la vicenda arriva in pubblico tramite un comunicato stampa di Fratelli di Italia. In cui si lancia la proposta: «Trasferiamo la Finanza nel “Michelotti”: l’Asl non avrebbe problemi». E su questa frase è esploso un putiferio.
NIENTE RECUPERO COL PNRR
Un paio di mesi fa si era ventilata l’ipotesi che dal PNRR avrebbero potuto arrivare fondi per recuperare il Padiglione “Michelotti” e trasformarlo in una struttura sanitaria per pazienti non urgenti e per cure a bassa intensità, come le nuove “Case di comunità”. Era una speranza, che si è infranta quando è risultato evidente che la cifra non sarebbe stata sufficiente: si parla di meno di 1,5 milioni di euro, troppo pochi per pensare di usarli per recuperare un immobile che richiederebbe una spesa molto maggiore. Infatti la scelta è ricaduta sulla palazzina Asl di via Torino, la sede del SERT. Alla notizia dello sfratto della GdF, dunque, è venuto in mente l’ex Ospedale. Anche se, secondo alcuni, il “Michelotti” sarebbe una struttura sovradimensionata per le reali esigenze delle Fiamme Gialle.
FDI «AL “MICHELOTTI” METTIAMOCI LE FIAMME GIALLE»
Sulla scia di queste novità, il circolo monregalese di Fratelli di Italia ha inviato ai giornali una nota (firmata anche dal consigliere regionale Paolo Bongioanni) in cui si legge: «Lanciamo una proposta: trasferire la Finanza nel “Michelotti”. Lo stabile è oggi di proprietà dell’ASL, ma da quanto ci consta l’Azienda sanitaria non avrebbe problemi a venire incontro all’operazione». Una cosa che ha suscitato un pandemonio. Perché il Comune stava già vagliando quell’ipotesi. Ma FdI solleva la questione in senso politico: «Occorre, a nostro avviso, lavorare per cercare la soluzione più consona che consenta anche alla città di valorizzare un suo ambito oggi non adeguatamente sfruttato. Si parla molto di contenitori vuoti. Il “Michelotti” è una soluzione interessante».
«SE NE È PARLATO: MA NON CON FRATELLI DI ITALIA»
Abbiamo chiesto chiarezza ai due soggetti in campo, ovvero l’Asl CN1 e il Comune. «È stato il sindaco a contattarmi, illustrandomi il problema della Finanza e facendo l’ipotesi del “Michelotti” – ci risponde il direttore generale, dr. Guerra –. Questo è avvenuto già diversi giorni prima. Dobbiamo ragionarci». È vero, come scrive Fratelli di Italia, che «a quanto consta, l’Asl non avrebbe problemi a venire incontro all’operazione»? Guerra: «Non so cosa volessero dire, perché io non ho avuto contatti con Fratelli di Italia». Il sindaco, Paolo Adriano: «Appena sono venuto a conoscenza della situazione, ho proposto all’Asl di confrontarci. Non capisco come mai Fratelli di Italia suggerisca una delle soluzioni a cui stavamo già lavorando».