A fine febbraio la Giunta dell’Unione Montana del Monte Regale aveva deliberato l’indirizzo di sciogliere l’Ente. Impossibile proseguire il lavoro, intanto per l’assenza di un segretario comunale e l’impossibilità di trovarne uno disponibile (del resto il problema della carenza di questo tipo di funzionari è generale) senza poter nemmeno nominare un vice. Il malessere però è più profondo e risiede nell’assenza di una visione comune, di un progetto condiviso a lungo termine dai Comuni che fanno parte dell’Ente. La decisione è stata comunicata dal presidente Dario Filippi, tramite missiva, ai vari Comuni, per intraprendere l’iter che condurrà al fattuale scioglimento dell’Ente. Non tutti però sono d’accordo con la fine dell’Unione Montana del Monte Regale. Il sindaco di Vicoforte, Valter Roattino, ha fatto un passo indirizzando una lettera alle altre Amministrazioni, nel tentativo di tornare sui propri passi. «La gestione associata delle funzioni e dei servizi comunali è finalizzata a superare le difficoltà legate alla struttura dei piccoli Comuni, essenzialmente per razionalizzare la spesa e per conseguire una maggiore efficienza dei servizi», scrive Roattino «La frammentazione del governo locale ha infatti costi molto alti. Il dato più evidente, ricavabile facilmente dai bilanci comunali, è la pesante incidenza dei costi fissi di funzionamento delle strutture sul totale delle risorse disponibili». Questa è la motivazione per cui, secondo il sindaco vicese, mantenere in piedi la struttura dell’Unione sarebbe utile, anche in considerazione della carenza di dipendenti. Certo non è facile giungere a un modello organizzativo soddisfacente in questo senso, come già le difficoltà dell’Unione hanno dimostrato: questa però non è una buona ragione per smettere di provarci. «Bilanciando gli elementi positivi che hanno spinto le nostre Amministrazioni ad avviare ben due esperienze di Unione montana e quelli “negativi” che storicamente condizionano la buona riuscita dell’esperienza “intercomunale”, l’Amministrazione comunale di Vicoforte ritiene strategico per la propria comunità e per il territorio monregalese non solamente continuare l’esperienza dell’Unione montana del “Monte Regale”, ma rafforzarne il percorso, con significativa convinzione e condivisione». In sostanza, Vicoforte propone il rinnovo della delega per la gestione dei servizi, l’attivazione di tavoli di lavoro tra le Amministrazioni per fare il punto sulle esigenze, il conferimento all’Unione delle funzioni individuate e la definizione del personale necessario relativo. Per farla breve, insomma, la proposta è di riprovarci. Se al momento Briaglia è possibilista (Filippi ha dichiarato di voler attendere le risposte di tutti prima di decidere il da farsi), risultano pervenute due risposte negative a questo stimolo: San Michele e Niella Tanaro. «Abbiamo preso una decisione in Giunta e quindi preferisco restare coerente con questa decisione e andare verso lo scioglimento. Per noi continuano a non esserci le condizioni per andare avanti» sintetizza il sindaco di San Michele, Michelotti. Gli fa eco il primo cittadino di Niella, Mina, che ribadisce nella sua risposta la posizione già espressa.
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