Domenica 3 aprile le volontarie dell’Associazione Gea sono state chiamate per un intervento a Mondovì. «Un accalappio, l’ennesimo. Questa volta però non si tratta di un accalappio “normale”, la rabbia e lo sconforto sono tanti – scrivono dall’Associazione –. Un gesto ignobile, che non si riesce a definire: si tratta di due cuccioli, di neanche 60 giorni. Abbandonati in un posto, il cimitero di Mondovì, dove, se non fosse stato per la fortuna (una cagnetta portata a passeggio in quella zona dai proprietari, che li ha fiutati e scovati, date le temperature rigide di questi giorni) sarebbero sicuramente morti. Come possibile che avvengano ancora cose simili? Perché condannare degli animali innocenti alla morte, o comunque all’abbandono e al canile? La soluzione c’è, ne abbiamo parlato tante volte: stelizzazione e microchippatura, ma oggi, sembrano parole vuote. E la generosità (come quella dei carabinieri chiamati per il ritrovamento che li hanno prontamente accolti in caserma) in questi casi non basta, bisogna cambiare mentalità, altrimenti si continuerà a voler svuotare il mare con un cucchiaino».
I due cuccioli saranno adottabili, tra una ventina di giorni, presso il canile Rifugio 281 di San Michele Mondovì (www. https://geassociazione.eu).