Come anticipato una settimana fa sul nostro giornale, sono pronti a partire i lavori al tunnel "Quinta armata" di Mondovì Piazza. Oggi, martedì 10 maggio, sono stati consegnati i lavori: dopo una valanga di carteggi, finalmente può partire il cantiere per “Mondovì sotterranea”. La galleria diventerà un’attrazione turistica con videoproiezioni a tema onirico e una colonna sonora curata dalla rock band cuneese Marlene Kuntz.
È dall’estate 2018 che se ne parla. Quattro anni: tanto ci è voluto per smuovere due ingranaggi burocratici che si chiamano Demanio e Sovrintendenza. Quattro anni per ottenere un “sì” a fare lavori che, tra l’altro, non sono nulla di che dal punto di vista tecnico: installazioni di proiettori e casse audio, messa in sicurezza di un percorso e poco altro.
UN TUNNEL DIMENTICATO
Di quella vecchia galleria antiaerea si sa poco. Viene chiamato “Cunicolo Quinta Armata”, anche se secondo alcuni storici è errato attribuirgli quel nome, dal momento che la Quinta Armata non è mai stata a Mondovì. Il tunnel è lungo circa 150 metri: parte dai sotterranei dell’ex Palazzo dei Gesuiti, già Tribunale, e scende fino a via Marchese d’Ormea attraversando piazza Maggiore più o meno in diagonale. Fu costruito come rifugio antiaereo nella seconda guerra mondiale, la sua realizzazione risale probabilmente al 1939-40: c’è una data incisa in un muro. È chiuso da oltre 50 anni e una delle due imboccature oggi è murata: quella in via Marchese d’Ormea, che si trova grossomodo nei pressi della cabina Enel, all’incrocio con vicolo Pizzo. È in ottime condizioni e, soprattutto, durante un sopralluogo coi tecnici si scoprì che ha una caratteristica singolare: l’acustica. Da qui l’idea di farne un’attrazione turistica a tema musicale.
IL VIAGGIO NEL BUIO A TEMA “ONIRICO”
Il “viaggio nel buio” del tunnel si compone di una serie di videoproiezioni e una colonna sonora, tutto a tema “onirico” e dalle tinte dark. Le immagini sono state curate da Lorenzo Letizia, regista e storyboarder romano che, tra gli altri, ha lavorato anche per la Rai. La musica invece è stata curata dai Marlene Kuntz: la rock band cuneese, con 30 anni di carriera, guidata dal chitarrista, cantante e leader Cristiano Godano. «La colonna sonora non sarà un brano rock – ci spiega il vicesindaco e assessore alla Cultura, Luca Olivieri –: si tratta di una traccia audio di 12 minuti di durata (si intitola “Di un sogno che cerca un altro sogno”, ndr), abbinata a proiezioni e giochi di luce che trasformeranno il percorso nel tunnel in una sorta di “viaggio onirico”». Il progetto è stato seguito da Art.Ur: «Il tunnel è un ambiente chiuso e stretto – ci spiega Michela Giuggia –: da qui l’idea di realizzare un’installazione che, attraverso luci e suoni, comunicasse l’idea di un viaggio misterioso, forse anche un po’ inquietante, che si apre a immagini sognanti circa a metà percorso, dove si trova una specie di “stanza” più ampia, e infine accompagna il visitatore all’uscita. I Marlene hanno lavorato a una colonna sonora che non è a base di musica rock, ma di suoni che si alternano». Uno dei primi interventi che verranno eseguiti sarà la riapertura dell’uscita del tunnel, con la “ripulitura” della zona, oggi invasa da piante e rovi.