Lunedì 26 giugno, l’aula consiliare del Comune di Dogliani ha ospitato l’incontro “Dogliani Docg 21-22. Tra denominazione ed economia, il dinamismo della produzione delle Langhe sudoccidentali”, organizzato dalla “Bottega del vino di Dogliani”, in collaborazione con il Comune e il Consorzio di tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani
Prendendo spunto dalla degustazione delle ultime annate dei Dogliani Docg e Dogliani Superiore Docg, del 2021 e del 2022, il produttore vinicolo Nicola Chionetti, vicepresidente della Bottega del vino e produttore vinicolo, ha spiegato: «L’alto livello qualitativo, riscontrato durante gli assaggi, suggerisce una riflessione sullo stato della produzione vinicola locale, che coinvolge un territorio ampio, formato da 21 Comuni diversi. Da un lato le aziende vitivinicole hanno dimostrato di essere capaci di preservare l’identità, continuando a produrre Dogliani Docg sempre più buoni, pur in una fase non generosa del mercato, ribadendo così l’unicità della produzione del dolcetto in questa zona. Dall’altro hanno interpretato questa fase come opportunità per creare nuovi vini, rendendo le Langhe sudoccidentali ancora un pezzo importante dell’economia del vino».
Gli addetti ai lavori, ai quali si sono intervallati gli interventi del presidente della Provincia Luca Robaldo e del presidente del Consorzio di tutela, Matteo Ascheri, hanno ragionare sull’evoluzione dell’identità del territorio e sulle opportunità offerte dai cambiamenti nella produzione.
Il turismo beneficia di un territorio in stretto legame con le Langhe del Barolo, ma allo stesso tempo presenta differenze che meritano di essere comprese e valorizzate. Cantine e viticoltori si sono rivelati capaci di resistere alle oscillazioni del mercato e si sono anche impegnati in percorsi produttivi nuovi, che si stanno affermando con un’identità propria e non solo come mera risposta al mercato.
Articolo completo sul giornale in edicola da mercoledì 28 giugno.