Prestigiosa trasferta romana, martedì 5 settembre, per la delegazione dei birilli di Farigliano, il tradizionale gioco delle “bije” al quale da sempre possono partecipare soltanto le donne. La comunità di gioco delle “bije”, che fa parte del programma di salvaguardia nazionale “Tocatì”, è stata da poco inserita nel registro delle buone pratiche per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale Unesco. Il presidente dell’Associazione dei birilli, Giancarlo Tavella, il sindaco di Farigliano, Ivano Airaldi, e la signora Graziella Bella, in rappresentanza delle giocatrici, sono quindi stati ricevuti nella capitale, insieme alle altre comunità di gioco, direttamente nella sede del Ministero della cultura, in “sala Spadolini”, dove hanno ricevuto ufficialmente la pergamena di riconoscimento Unesco. La cerimonia è stata presieduta da Gianmarco Mazzi, sottosegretario alla Cultura con delega Unesco, che ha salutato e ringraziato i presenti, elogiando il loro lavoro, improntato alla valorizzazione e al mantenimento di antiche pratiche tradizionali, che altrimenti rischierebbero via via di scomparire e venire dimenticate.
Le “bije” di Farigliano hanno ricevuto il riconoscimento Unesco a Roma
Trasferta nella capitale per la delegazione composta da Giancarlo Tavella, Ivano Airaldi e Graziella Bella, direttamente nella sede del Ministero della cultura