Quasi 2500 atleti al via, 80 nazioni presenti sulle linee di partenza di Courmayeur, Gressoney-Saint-Jean e Saint-Rhémy-en-Bosses, 950 chilometri da percorrere in 10 giorni in cui dentro ci sta di tutto. Fatica, sport, emozioni, sogni da inseguire e colli da superare. Il “Tor Des Géants” è un’esperienza di vita per chi corre sui sentieri e chi sta nelle retrovie. La 14ª edizione del Tor si è conclusa domenica dopo aver affollato i sentieri valdostani a cavallo dei “giganti” della Alpi. Una gara epica, una festa infinita, mille e una storie da raccontare. Per la prima volta al via del Tor da 330 km, la prova “regina”, si è superata quota mille iscritti con un totale di 621 finisher (oltre agli 85 per il Tor450, ai 171 del Tor130 e i 425 per il Tor30). Tre record caduti: quello del Tor330 limato da Franco Collé di qualche minuto, quello del Tor130 abbattuto di un paio d’ore da Daniel Jung, e quello del Tor450 demolito da Sébastien Raichon di quasi 10 ore.
I numeri sono la punta dell’iceberg di una manifestazione che ha coinvolto un vero e proprio esercito composto da 2500 volontari, 16 guide, 26 medici e 40 infermieri impegnati su più turni, oltre al centinaio di massaggiatori, le tonnellate di cibo e le migliaia di bandierine lungo i percorsi. Franco Collé, dicevamo, ha tagliato il traguardo alle 4.39 di mercoledì 13 settembre, in 66h39'16". Era partito nella mattinata di domenica. Per lui è la quarta vittoria, dopo i trionfi del 2014, 2018 e 2021.
Le nostre storie
Tra i “giganti” ci sono anche tre cuneesi. Roberto Camperi, 48 enne frabosano della Pam, al suo primo Tor firma un’impresa epica con il “tempone” di 98 ore e 19 minuti. Ha tagliato il traguardo dopo i 330 km poco oltre mezzogiorno di giovedì, siglando il 41° tempo assoluto. Alle primissime ore del venerdì mattina è giunto invece il cuneese Erik Rolando (47 anni, Trail Runners Finale Ligure) che ha chiuso in 105ª posizione assoluta. Anch’egli era al prima partecipazione.
Nonostante i 34 anni, Fabrizio Bongioanni di Pianfei ha concluso invece già il suo secondo Tor. È finisher dopo 121 ore e 10 minuti, giungendo al traguardo 154°. Anche Andrea Bessone, panettiere di Roccaforte, ha affrontato il suo secondo Tor dopo aver completato l’edizione delle scorso anno. È stato però costretto a uno sfortunato ritiro a causa di un problema al ginocchio. Stessa sorte per il doglianese Matteo Devalle, che fa dovuto dare forfait oltre Cogne. L’edizione dei record di questo Tor si è chiusa domenica 17 settembre con le premiazioni dei vincitori di categoria e dei finisher al Parco Bollino di Courmayeur, rilanciando per la nuova edizione in programma dal 6 al 15 settembre.