I cittadini di Trinità sono scesi in piazza, la sera di giovedì 21 settembre, in centro paese, per un flash-mob in ricordo e a sostegno della causa di Mahsa Amini, ragazza iraniana arrestata dalla polizia “morale” il 13 settembre dell’anno scorso e poi deceduta tre giorni dopo, in circostanze sospette. Il caso ha scatenato una rivolta popolare contro la Repubblica islamica, in tutto l’Iran, al grido dello slogan “Donne, vita, libertà”. «Con il sostegno di Amnesty International, siamo tornati in piazza, in segno solidarietà con le persone che continuano a manifestare pacificamente, chiedendo rispetto dei diritti umani, verità e giustizia, oltre all’abolizione delle leggi discriminatorie contro le donne – spiega il sindaco Ernesta Zucco, anche lei tra i manifestanti insieme al vicesindaco e a numerosi trinitesi –. Con noi era presente Ughetta Biancotto responsabile dell’Anpi di Cuneo, che ha ricordato il valore della libertà e della giustizia, ottenute a prezzo anche qui da noi, in passato». Stefania Cogno, rappresentante di Amnesty International, ha aperto la serata parlando delle innumerevoli difficoltà che incontrano i giovani e le donne in Iran per cercare di far valere i loro diritti e della grande repressione messa in atto dal Governo.
Cittadini e sindaco di Trinità scendono in piazza, per i diritti delle donne iraniane
Sindaco, vicesindaco e diversi cittadini hanno manifestato, nel ricordo della giovane Mahsa Amini, morta dopo l’arresto da parte della polizia “morale”