Carissimi, Natale arriva, e cosa trova?
Trova guerre e violenze, trova fatti di cronaca efferati che richiedono risposte complesse e mettono in crisi il nostro modo di vivere e di educare, trova anime belle e intellettualmente colte che propongono di cambiargli il nome e ribattezzarlo "Festa d'inverno", trova le nostre stanchezze individuali, le nostre preoccupazioni, il nostro peccato.
D'altro canto, però, il Natale che arriva trova anche tanto bene, magari silenzioso e nascosto, ma non meno imp011ante. Trova le prove d'amore che nessuno vede, la pazienza di chi patisce senza lamentarsi, la testimonianza di chi è coerente con i propri valori e si impegna a vari livelli, nella politica, nel volontariato, sul lavoro; trova la fedeltà agli ideali più belli della nostra fede e della nostra tradizione; trova gli esempi di perdono , di tolleranza, di ascolto. Trova la fatica quotidiana di chi cerca di aiutare gli altri dimenticando o posponendo se stesso.
Credo che davanti al presepe dovremmo portare tutto questo, il male e il bene, e poi chiedere al Dio Bambino di darci la forza di non cedere al primo e di continuare a lavorare per il secondo, perché solo questo farà di noi delle donne e degli uomini degni di vivere un altro Natale, come ci è insieme donato e chiesto.
Con il mio più caro augurio ad ogni lettore e ad ogni famiglia. Buon Natale, nel Signore!
mons. Egidio Miragoli vescovo