Una celebrazione nell’inconfondibile stile monastico, ma anche in grado di coinvolgere i presenti in un momento importante come quello vissuto nell’Abbazia di Tamiè in alta Savoia per la “benedizione abbaziale” invocata dall’arcivescovo di Chambery mons. Thibault Verny su dom Marco Bassignana neo-abate appunto della comunità cistercense trappista d’Oltralpe. Domenica scorsa questo evento (con quattro vescovi e una trentina di sacerdoti, nonché con abati di varie abbazie e con tanta gente) ha avuto una traccia fortemente monregalese, perchè dom Marco Bassignana è proprio di Mondovì, 68enne, originario della parrocchia dei Santi Pietro e Paolo a Breo, cresciuto alla scuola di don Gianfranco Grosso, di don Alfredo Costamagna e di don G. Franco Lombardo a partire dagli anni ’70, stagione effervescente a livello giovanile, con punti di riferimento anche nelle Abbazie della vicina Francia. E dom Marco Bassignana fece appunto questo percorso esistenziale e vocazionale, entrando nel monastero cistercense di Tamiè nel ’79, emettendo poi la professione solenne nell’84 e diventando presbitero nel ’94. A Tamiè domenica, oltre al fratello Giorgio ed alla sorella Monica ed ai familiari dello stesso dom Marco Bassignana, anche don Gianfranco Lombardo che è sempre stato al fianco del neo-abate nei passi che hanno scandito il suo impegno monastico. E si sono uniti gli amici monregalesi della parrocchia di San Pietro a Breo, che erano giovani con dom Marco appunto negli anni ’70, con un legame molto forte, mantenuto nel tempo. E pure alla solenne celebrazione nell’Abbazia dell’alta Savoia è intervenuto p. Giovanni Gazzera, che ha la responsabilità della comunità monastica cistercense trappista della “Madonna dell’Unione” ai Boschi di Fiamenga - Monastero Vasco, aggregata appunto a Tamiè. “Aspettiamo il nuovo abate qui ai Boschi - ci ha detto al ritorno p. Giovanni Gazzera -. Questa è la sua terra, qui ci sono le sue radici. E quando verrà avremo modo di condividere la sua presenza con i tanti monregalesi che a dom. Marco sono legati da preziosa amicizia. E poi la nostra comunità monastica dovrà fare il suo cammino in comunione con i confratelli monaci di Tamiè”. Dom Marco Bassignana era stato votato con ampi consensi nel Capitolo generale quale nuovo abate, dopo essere stato nel tempo priore, maestro dei novizi e hotelier. Ancora un cordiale augurio a dom Marco per questa grande responsabilità che gli è stata affidata, ricordando i trascorsi giovanili da Mondovì, guardando allora al domani di un impegno generoso nella Chiesa in vari sentieri evangelici.
Per il monregalese dom Marco Bassignana la “benedizione abbaziale” a Tamiè
Domenica scorsa quale momento inziale del suo mandato di abate della comunità monastica cistercense