Partenza con il “super botto” per il progetto “Beer revolution” del birrificio piozzese “Baladin”, che mercoledì 6 marzo ha avviato ufficialmente la campagna di crowdfunding (finanziamento collettivo) con risultati davvero eccellenti. In un solo giorno, sulla piattaforma online “Mamacrowd”, l’iniziativa del patron Teo Musso ha raccolto addirittura 2 milioni e mezzo di euro. «In meno di 24 ore, abbiamo raggiunto e superato il nostro obiettivo minimo, grazie al sostegno di oltre 900 finanziatori, che hanno scelto di investire nella crescita della birra artigianale italiana – commentano da “Baladin” –. Questo risultato dimostra il vero spirito della nostra community. Un successo così travolgente che, il 6 marzo, ha mandato in down il sito di “Mamacrowd” per alcune ore. Ringraziamo tutti coloro che stanno investendo, il loro entusiasmo è contagioso e la “Beer revolution” è solo all'inizio». Dopo l’apertura, la raccolta fondi è poi proseguita ad un ritmo forsennato anche nei giorni successivi, tanto da raggiungere e superare il tetto massimo prefissato, quello dei 5 milioni di euro, già nella tarda serata di lunedì 11 marzo, a fronte degli investimenti di oltre 2.300 finanziatori (la donazione più cospicua è di poco inferiore ad 1 milione e 200 mila euro). Un successo incredibile, che conferma la grande attrattività del marchio “Baladin” su scala nazionale.
Baladin scaverà un pozzo, dal quale estrarre l’acqua per produrre la birra
“Beer revolution” si prefigge tre obiettivi strategici per il futuro. Innanzitutto si punta allo sviluppo del fatturato e del valore del brand “Baladin”, mantenendo l’indipendenza. Verrà anche costruito un pozzo, a Piozzo, per attingere ad una riserva idrica e creare un ciclo dell’acqua sostenibile (in sostanza, si produrrà la birra utilizzando l’acqua estratta “in proprio). In ultimo, è previsto l’avvio di un “Open hub”, il primo birrificio condiviso che produrrà 6 birre in fusto, ideate da altrettanti birrifici, recenti vincitori di ben 16 premi a “Birra dell’anno 2024”, il concorso birrario più importante in Italia. Entro il 2028, si vuole arrivare ad una produzione di 100 mila ettolitri di birra (prodotta nei due impianti di Piozzo e Monza Bernareggio) e un fatturato di 50 milioni di euro.