Il bacino del Tanaro da oltre tre settimane non viene non viene rimpinguato. I numeri del monitoraggio di Arpa Piemonte sono impressionanti: dal 2 al 24 agosto è sceso poco più di 1 millimetro di precipitazioni. Dove 1 mm di pioggia equivale a 1 litro d’acqua caduto su una superficie di 1 m². Nella settimana appena passata non è sceso nulla. Arpa Piemonte aggiorna costantemente anche il bollettino idrologico settimanale. Stando all’ultimo monitoraggio diramato, che ha validità fino a domenica 29 agosto, nella nostra area (macro bacino Tanaro-Scrivia-Curone) è prevista pioggia nella giornata di sabato. Se arriveranno saranno però precipitazioni per lo più deboli e locali. Per la giornata di domani, sabato, c’è solo il 10% di possibilità che scendano più di 10 mm d’acqua.
La provincia di Cuneo ha sete e sta soffrendo. Quest’estate anomala ha fatto mancare «fino ad oggi più di 70 millimetri d’acqua. E contando dal 1877 ad ora, a Cuneo siamo a metà della norma: 328 millimetri contro i 635 che dovremmo contare a Ferragosto». Il senatore Giorgio Bergesio, presidente di Acque Irrigue Cuneese, che raggruppa 18 Consorzi irrigui e un bacino da 53mila utenti, tiene il conto. L’analisi emersa a inizio settimana nell’incontro tra i vertici dei Consorzi a Fossano è di quelle peggiori. «Come già accaduto negli scorsi anni, da fine giugno di giorno in giorno la portata di fiumi torrenti si riduce, ma quest’anno in misura impressionante: anche fino all’80% in meno».
Agricoltura: 40% del raccolto estivo a rischio
Ad essere in ginocchio è l’agricoltura, specie in questi tempi di raccolta estiva: la stima di Coldiretti è che sia a rischio il 40% del frutto. Patiscono le nocciole e patisce il mais, l’acqua fa fatica a penetrare nel terreno perché è troppo duro ed arido. Gli effetti si vedono anche sugli ortaggi dai pomodori, alle barbabietole, fagioli, fragole rifiorenti e piccoli frutti.
Dove è limitato l'uso dell'acqua
La stessa Acda, l’Azienda Cuneese dell’Acqua, così come Mondo Acqua per il Monregalese, ha chiesto ai Comuni che ne fanno parte un’ordinanza di divieto dell’uso di acqua potabile per scopi diversi da quelli alimentari e igienici. Il Comune di Mondovì ha attuato l’ordinanza in data 19 agosto fino «a nuova disposizione»: è vietato ogni utilizzo dell’acqua potabile domestica eccetto che per usi alimentari e igienici, oppure per gli allevamenti zootecnici, le attività commerciali e di servizio, nonché tutte le altre attività ugualmente autorizzate per le quali necessiti l’uso di acqua potabile. Per i trasgressori sono previste sanzioni da 25 a 500 euro.
Non si può aprire l’acquedotto per lavare le auto, o i cortili, per innaffiare l’orto e giardini, né per riempire piscine o fontane. Ecco dove è attivo il divieto in zona: Bagnasco, Beinette, Bene Vagienna, Briaglia, Briga Alta, Caprauna, Ceva, Chiusa Pesio, Frabosa Soprana e Sottana, Garessio, Chiusa Pesio, Frabosa Soprana e Sottana, Garessio, Lesegno, Magliano Alpi, Mondovì, Margarita, Mombasiglio, Monastero Vasco, Montaldo, Morozzo, Nucetto, Ormea, Pamparato, Perlo, Peveragno, Pianfei, Priero, Priola, Roccaforte, Roburent, Rocca de’ Baldi, San Michele, Torre Mondovì, Vicoforte, Villanova, Viola.