Perdere la vita per colpa di un cinghiale: valanghe di reazioni dal Piemonte

Una valanga di reazioni, di sdegno, non solo di cordoglio ma anche di allarme: da tutta la provincia e da tutto il Piemonte. L'incidente avvenuto ieri sera a Villanova, in cui ha perso la vita una donna, ha suscitato un'enorme mole di dichiarazioni.

In primis a quella del presidente della Regione Alberto Cirio - LEGGI QUI -, che ribadisce: «Non si può perdere la vita per un cinghiale. Questa tragedia è inaccettabile. Denunciamo da tempo che il problema è di sicurezza pubblica e non solo legato ai danni all’agricoltura. Ora basta».

È intervenuta Coldiretti Cuneo: «Servono – afferma Fabiano Porcu, direttore di Coldiretti Cuneo – interventi mirati e su larga scala per ridurre la minaccia dei cinghiali, ancor più in questo momento in cui le imprese stanno affrontando le difficoltà legate alla guerra ucraina con le speculazioni, gli sconvolgimenti di mercato, i costi delle materie prime e dell'energia alle stelle. Non si tratta oltretutto, solo di un problema legato al mondo agricolo, come più volte abbiamo ribadito, ma di una situazione ormai insostenibile dal punto di vista sanitario e della sicurezza stradale, come dimostra l'incidente avvenuto in una zona in cui la presenza dei cinghiali era già stata notata proprio in questi giorni».

L'assessore all’Agricoltura Protopapa: «In Piemonte ci troviamo in una situazione ancora più grave e siamo qui a chiedere allo Stato di risolvere un problema di emergenza. Siamo di fronte ad un bollettino di guerra dovuto ai gravi danni in agricoltura con i campi devastati e alla mancanza di sicurezza sulle strade con incidenti mortali. L’ultimo è avvenuto ieri notte nel Cuneese, a Villanova Mondovì, dove purtroppo ha perso la vita una donna e a nome della Regione esprimo le più profonde condoglianze alla famiglia».

«Dopo tutte le segnalazioni, le manifestazioni, le denunce, le lettere inviate e tutte le azioni messe in atto in questi anni, è vergognoso che debbano ancora accadere fatti così gravi come l'incidente di Villanova Mondovì, nel quale ha perso la vita una donna – commentano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale -. La presenza incontrollata e sempre maggiore dei cinghiali sul territorio piemontese, è stimata ad oggi intorno a 200 mila capi e, nonostante, lo scoppio, già da ormai 7 mesi, della Peste Suina africana, il numero degli abbattimenti è davvero esiguo: parliamo di 2000 cinghiali circa quando l'obiettivo è quello di arrivare ad almeno a 50 mila. La stessa maggioranza degli italiani considera l'eccessiva presenza degli animali selvatici una vera e propria emergenza che incide sulla sicurezza delle persone oltre che sull'economia e sul lavoro, specie nelle zone più svantaggiate, secondo un'indagine Coldiretti».

Cia Piemonte: «Incidente che ci addolora. Intervenire per fermare i cinghiali»
«Da anni denunciamo invano l'estrema gravità della situazione legata al proliferare incontrollato degli animali selvatici nei nostri campi e sulle strade. Oltre ai danni causati costantemente all'agricoltura, siamo di fronte ad un problema di sicurezza che non può più attendere rinvii o eccezioni normative. Esprimo, a nome di Cia Piemonte, la più sincera vicinanza alla famiglia della donna che ha perso la vita nell'incidente stradale causato da un cinghiale a Villanova Mondovì, nel Cuneese. Non credo occorrano altre parole per invocare ancora una volta l'intervento delle Istituzioni, perché facciano al più presto, e bene, il loro dovere a tutela della popolazione». Così Gabriele Carenini, presidente di Cia Piemonte, sull'incidente avvenuto a Villanova.

Giorgio Bergesio (Lega): «Tragedia inaccettabile. Da tempo la Lega denuncia che il problema è di sicurezza pubblica, e non solo legato ai danni all’agricoltura. L’enorme diffusione della fauna selvatica, in primis degli ungulati, sta mettendo a repentaglio la sicurezza e la vivibilità di molte zone della nostra provincia».

 

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