Incidente mortale nella sera di mercoledì 13 luglio a Villanova. L'incidente è avvenuto alle 21,40: un'auto è finita fuori strada in via Boves, forse a causa dell'impatto con un cinghiale. La vittima è Marisa Verdirose, 56 anni (ancora da compiere) di Villanova. Faceva la commessa al "Mercatò" di Villanova. Ferito il marito, ora in ospedale, e i due figli, fortunatamente non gravi.
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Da chiarire la dinamica: la Citroen Ds su cui stavano viaggiando le quattro persone, probabilmente a causa di un impatto con un cinghiale sbucato all'improvviso, si è sollevata ed è finita violentemente nella canalina irrigua a bordo strada.
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Per la donna seduta a fianco del conducente, purtroppo non c'è stato più nulla da fare all'arrivo dei soccorsi. Sul posto i Carabinieri di Villanova, Vigili del fuoco di Mondovì e Morozzo e tre ambulanze da Ceva, Mondovì e Clavesana. Il marito D.P., che era alla guida dell'auto, è stato estratto con difficoltà dall'abitacolo e presentava diverse ferite. È stato portato in Ospedale a Mondovì, poi trasferito a Cuneo con un politrauma. Al "Regina Montis Regalis" sono stati medicati anche i due figli, che sono riusciti a uscire autonomamente dall'auto. L'impatto è avvenuto in via Boves, la strada esterna alla zona industriale tra la rifiuteria e l'incrocio per Madonna del Pasco.
«CINGHIALI, UN PROBLEMA DA RISOLVERE» - Proprio oggi, giovedì 14 luglio, è stata fissata una conferenza fra gli assessori regionali a Roma per discutere del problema cinghiali: «I danni all’agricoltura sono insostenibili e le nostre strade non sono più sicure» ha detto l'altro ieri l'assessore regionale all'agricoltura, Marco Protopapa. «Il Piemonte sta anche subendo l’emergenza sanitaria della Peste Suina Africana che ci impone drastiche ristrettezze di azione sotto scacco di regole europee e sanitarie non condivise. Oggi il governo o meglio parte di esso, non ci consente di risolvere il problema della proliferazione dei cinghiali e tutte le regioni hanno le mani legate. I danni all’agricoltura sono insostenibili e le nostre strade non sono più sicure. Sicuramente le manifestazioni di protesta, in caso di mancate risposte, saranno sempre più eclatanti in un momento come non mai dove tutte le Regioni italiane sono unite contro questa grave situazione».