«Difficilmente mi ricandiderò, non credo ci saranno deroghe. Il lavoro si può portare avanti al di là di essere eletti». Le parole del deputato monregalese Fabiana Dadone ai microfoni di La7 alla fine si sono rivelate profetiche. Dopo le elezioni di settembre si chiuderà così l’esperienza parlamentare della portacolori del Movimento 5Stelle. «Alle prossime elezioni politiche non troverete, tra i candidati del M5S, chi ha già svolto due mandati – è il comunicato di Giuseppe Conte, capo politico del Movimento –. Non cambia, quindi, la regola che il Movimento si è imposto dalla prima ora come forma di garanzia affinché gli eletti possano dedicarsi al bene del Paese, senza lasciarsi distrarre dai propri destini personali. Il patrimonio di competenze ed esperienze con loro maturate non andrà disperso. Continueranno a portare avanti, insieme a noi, le battaglie del Movimento. Abbiamo bisogno della loro esperienza, della loro competenza, della loro inguaribile passione».
Tra le file del Movimento 5Stelle il nodo del vincolo del doppio mandato era apparso decisamente spino: «la luce nella tenebra» ava detto chiaramente il “garante” Beppe Grillo pochi giorni fa. Una posizione netta e contraria con chi sosteneva la necessità di qualche deroga per i “fedelissimi” più esperti. Il nome di Fabiana Dadone (arrivata a due mandati) poteva finire insieme a quelli di Roberto Fico, Paola Taverna, Vito Crimi, Federico D’Incà, Alfonso Bonafede, Gianluca Perilli e Giancarlo Cancelleri, ma non sarà così.