I candidati e le liste presentano il rendiconto dei costi della campagna elettorale. Il rendiconto è una dichiarazione pubblica, anche se nelle coalizioni qualcuno ha deciso di presentare un conto unico (Tarolli e Garello) e qualcuno ha invece optato per il conto separato (Adriano). A prima vista, tutti i conti dimostrano comunque che la spesa più grossa, ma anche quella sostenuta più spesso, è la propaganda "vecchio stile": cartellonistica e santini da taschino.
La campagna più economica è stata quella del Movimento 5 Stelle:
Giuliano Bessone dichiara una spessa di appena
360 euro, con volantini e pubblicità sul giornale.
Al penultimo posto Daniela Oggerino di Mondovì Casa Comune, che dichiara 1.104 euro di spesa, tra spatmpa manifesti, incontri, gazebo eccetera.
Da qui in poi, si sale decisamente di cifra.
Stefano Tarolli (centrosinistra, Mondovì a colori - 3 liste) dichiara una spesa di 10.908 euro. La cifra maggiore è quella della stampa dei materiali cartacei.
Donatella Garello /centrodestra, Insieme per Mondovì - 5 liste) dichiara una spesa di 16.672 euro, e anche qua la stampa di materiale grafico la fa da padrone con 6 mila euro e più.
A stravincere questa "competizione" è sempre la coalizione-corazzata di Paolo Adriano (Patto civico, coalizione civica con 8 liste) che, se si somma tutto, dichiara una spesa di 19,675
euro. Di questi, 8.700 sono stati sostenuti direttamente dal candidato, gli altri sono stati ripartiti fra le varie liste.