Peste suina: le limitazioni per le attività outdoor in zona rossa. Obbligatorio disinfettare scarpe e ruote

Ecco le misure per trekking, biking, pesca e ricerca funghi, segnaletica, monitoraggio, censimento e abbattimento dei campi suini. Vietata la caccia collettiva e quella dei cinghiali

Peste suina: le limitazioni per le attività outdoor
Peste suina: le limitazioni per le attività outdoor

Peste suina: le limitazioni. Con l’entrata di Saliceto, primo Comune della Granda, in “zona rossa”, o meglio zona di tipo 2 (infetta), entrano in vigore su tutto il territorio comunale le misure varate dal Commissario straordinario PSA, Vincenzo Caputo, a seguito dell’ordinanza dello scorso 20 aprile. Il Decreto prevede una lunga serie di misure per il controllo del virus e, nello specifico, anche le indicazioni per gli abbattimenti o in caso di ritrovamento di carcasse di suini o di individuazione di capi malati. Le misure, però, riguardano anche l’aspetto ludico-sportivo, per tutta una serie di attività outdoor, con limitazioni e per gli appassionati di trekking, biking, pesca, ricerca funghi e tartufi.

Peste suina: le limitazioni

MISURE DI BIOSICUREZZA PER TREKKING, BIKING E PESCA

La fruizione delle aree rurali boscate o prative è consentita esclusivamente lungo i sentieri inclusi nella rete escursionistica regionale o, comunque, su quelli segnalati, nonché nelle pertinenze degli edifici. L’accesso ai sentieri è consentito esclusivamente con cane a guinzaglio: di conseguenza è tassativamente vietato lasciare i cani liberi. È vietato uscire dal tracciato dei sentieri nonché praticare ogni tipo di attività che implichi l’abbandono del sentiero stesso, fatto salvo per il raggiungimento di apposite aree per lo svolgimento delle attività sportive outdoor previste (ad esempio: piazzole decollo parapendio, accesso ai corsi d’acqua per le attività di pesca, via d’accesso alle palestre di roccia...).
Ove non consentito da appositi regolamenti di fruizione, od altri provvedimenti normativi, per specifiche aree delimitate, è vietato campeggiare o bivaccare.
È obbligatorio effettuare il cambio di calzature alla partenza e all’arrivo delle escursioni; in particolare occorrerà provvedere al prelavaggio delle suole delle scarpe e delle gomme delle biciclette utilizzate per l’escursione e alla disinfezione delle stesse con disinfettanti attivi nei confronti del virus.
Gli automezzi privati eventualmente utilizzati per approssimarsi al luogo di effettuazione delle attività devono essere parcheggiati esclusivamente in prossimità delle strade asfaltate o su aree appositamente dedicate a parcheggio (è vietato parcheggiare nei prati o in aree dove sia presente della vegetazione), eccetto quelli necessari allo svolgimento di attività agropastorali, soccorso, antincendio.
Per l’accesso ai sentieri e in generale all’attività di biking, i Comuni individueranno le aree di parcheggio e i percorsi di accesso assicurando la presenza della cartellonistica informativa, i contenitori per i rifiuti e la presenza di disinfettanti, assicurando la necessaria vigilanza sul rispetto delle misure di biosicurezza.
I gruppi e le comitive lungo i sentieri, con o senza accompagnatore o guida, sono ammessi fino ad un numero massimo di 20 persone. Sono vietate manifestazioni e raduni campestri in aree non delimitate e recintate o prossime alle strade asfaltate. Al termine dell’attività è necessario provvedere al cambio delle calzature e riporre le calzature utilizzate in un robusto sacchetto di plastica al fine di evitare qualsiasi contaminazione. Al rientro a casa, spazzolare e lavare le calzature utilizzate durante l’attività di ricerca con acqua calda e sapone fino a quando le suole non risultano pulite e procedere quindi alla disinfezione con disinfettanti attivi nei confronti del virus della PSA. Provvedere al lavaggio degli indumenti utilizzati.

RICERCA DI FUNGHI E TARTUFI

L’attività di ricerca di funghi all'interno della zona di restrizione II è consentita ai soli residenti (o affittuari e proprietari di seconde case) nei Comuni della zona II. Questo per evitare che cercatori possano effettuare la ricerca in zone di potenziale circolazione virale e successivamente recarsi in aree dove tale circolazione non risulta ancora dimostrata. Nello specifico, durante le attività di ricerca, le persone interessate dovranno: munirsi di disinfettanti attivi nei confronti del virus della PSA (quali ad es. Virkon, Virocid, Ecocid o sostanze ad azione equivalente) e attrezzature idonee alla disinfezione di mezzi e strumentazione che dovrà avere luogo prima di addentrarsi nelle zone di ricerca dei tuberi e prima di lasciarle (nebulizzatori e diffusori risultano indispensabili); indossare soprascarpe usa e getta oppure calzature facili da pulire e disinfettare prima di lasciare l'area (altamente raccomandato l'uso specifico di calzature dedicate); evitare contatti diretti o indiretti con suini allevati nelle 48 ore successive all’attività di ricerca; riporre eventuali indumenti monouso utilizzati (tute, calzari e guanti) in un sacco, che a sua volta dovrà essere inserito un altro involucro, e portarli via per essere smaltiti in un contenitore per rifiuti; rispettare il divieto di lasciare sul campo qualsiasi residuo di materiale potenzialmente infettante, compresi alimenti portati a seguito; avere cura, prima di lasciare la zona di ricerca, di pulire e disinfettare le zampe dei cani presenti nell'attività, utilizzando spray a base alcolica a bassa aggressività (del tipo spray igienizzanti mani anti Covid). Nel corso delle attività, inoltre, il cane dovrà essere tenuto al guinzaglio e dovranno essere accuratamente evitati rumori e comportamenti che potrebbero causare disturbo della fauna presente. Infine, si rammenta che dovrà essere segnalato all'Autorità Competente Locale (ACL) ogni eventuale ritrovamento di carcasse o parti di carcasse di cinghiale (o cinghiali in evidente stato di difficoltà).

MONITORAGGIO, CENSIMENTO, ABBATTIMENTO, CACCIA

Nei Comuni inseriti in “zona rossa” si deve provvedere all’affissione di apposita segnaletica di avviso con le informazioni principali sulla malattia, i divieti, i comportamenti corretti da adottare. Inoltre si devono avviare la ricerca attiva delle carcasse di suini selvatici. Tutti i suini selvatici rinvenuti morti o moribondi, catturati e abbattuti devono essere testati per PSA e le carcasse degli animali devono essere smaltite secondo un preciso Regolamento e nel rigoroso rispetto delle procedure di biosicurezza. Vanno allestiti dispositivi di cattura secondo quanto previsto dal Piano elaborato per i territori interessati dall’infezione e costruite barriere fisiche o qualsiasi altra struttura o rafforzamento di barriere fisiche o gestione dei punti di passaggio naturali o artificiali eventualmente già presenti, al fine di limitare gli spostamenti di suini selvatici, creando delle aree di dimensioni tali da garantire la possibilità di applicare le misure di eradicazione, incluse le misure di depopolamento dei suini selvatici. In questi Comuni è vietata l’attività venatoria collettiva (caccia collettiva effettuata con più di 3 operatori) di qualsiasi tipologia e l’attività venatoria nei confronti della specie cinghiale. Vige, inoltre, il divieto di movimentazione al di fuori della zona infetta di carne, prodotti a base di carne, trofei e ogni altro prodotto ottenuto da suini selvatici abbattuti in zona infetta.
Si deve provvedere al censimento di tutti gli stabilimenti che detengono suini, inclusi i cinghiali. A queste attività provvedono le Autorità Competenti Locali (ACL) con l’eventuale supporto delle Forze dell’ordine. L’ACL programma, inoltre, la macellazione immediata dei suini detenuti all’interno di allevamenti familiari, commerciali della tipologia semibradi e allevamenti misti che detengono suini, cinghiali o loro meticci destinati alla produzione di alimenti, e dispone il divieto di ripopolamento.

LE AREE COINVOLTE
ZONA BLU (zone soggette a restrizioni I, alto rischio senza casi né focolai).
Provincia di Cuneo: Bergolo, Pezzolo Valle Uzzone, Cortemilia, Levice, Castelletto Uzzone, Perletto, Castino, Cossano Belbo, Rocchetta Belbo, Santo Stefano Belbo, Gottasecca, Monesiglio, Sale delle Langhe, Camerana, Castelnuovo di Ceva, Priero, Prunetto, Montezemolo, Perlo.
Provincia di Savona: Bergeggi, Spotorno, Vezzi Portio, Noli, Orco Feglino, Bormida, Calice Ligure, Rialto, Osiglia, Murialdo.
Provincia di Genova: Rovegno, Portofino, Santa Margherita Ligure, Camogli, Fontanigorda, Rezzoaglio, Orero, Coreglia Ligure, San Colombano Certenoli, Zoagli, Leivi, Chiavari, Borzonasca.

ZONA ROSSA (zone soggette a restrizioni II, presenza di PSA solo nel cinghiale)
Provincia di Cuneo: Saliceto.
Provincia di Savona: Savona, Cairo Montenotte, Quiliano, Altare, Albisola Superiore, Celle Ligure, Stella, Pontinvrea, Varazze, Urbe, Sassello, Mioglia, Giusvalla, Dego, Vado Ligure, Albissola Marina, Carcare, Plodio, Cosseria, Piana Crixia, Mallare, Pallare, Roccavignale, Cengio, Millesimo.

 

 

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