Caro benzina. Ci siamo. Con l’arrivo di agosto e del conseguente “esodo” per le vacanze estive per molti monregalesi, il pieno di carburante per auto, moto o camper costa sempre di più, svuotando di fatto le tasche di molti. Rialzi d’agosto, con un listino così alto che non si vedeva da mesi. Non siamo lontani da un vero e proprio record, visto che per la “verde” siamo ai massimi dalla primavera 2022 (quando, però, era in vigore lo sconto sull'accisa di 30 centesimi al litro) e per il gasolio il prezzo è tornato gradualmente ad aumentare da maggio.
Caro benzina
Di fatto, il prezzo medio dei carburanti continua a salire, con la benzina che, in Piemonte, torna ad issarsi sopra quota 1,9 euro/litro (1.911) e il gasolio a 1,7 euro/litro (1.773). Sono i dati della rilevazione effettuata dal Ministero delle Imprese che, proprio dal 1º agosto, ha iniziato a pubblicare sul proprio sito i prezzi medi dei carburanti: la media nazionale in autostrada e quella Regione per Regione. I dati dovranno, poi, essere esposti dagli impianti di distribuzione sul territorio, con l'obiettivo di favorire la trasparenza. Almeno secondo le intenzioni del Governo. Al 1º agosto la media nazionale del self service in autostrada sfiora i 2 euro (1,984 euro al litro per la benzina e 1,854 euro al litro per il diesel).
A livello territoriale, i prezzi più alti sono quelli della Provincia autonoma di Bolzano e della Puglia, i più bassi nelle Marche. Il Piemonte è più o meno al centro classifica nazionale.
È entrato dunque in vigore l’obbligo di esporre all’interno dei punti vendita dei carburanti il cartello indicante il prezzo medio “regionale” se si è sulla viabilità stradale, “nazionale” su quella autostradale. Lo ricorda l’Unem, l’Unione energie per la mobilità: «L’obiettivo è permettere al consumatore una scelta consapevole, oggi resa molto più facile dagli strumenti digitali a disposizione dei consumatori, a partire dal sito Osservaprezzi del Mimit che viene aggiornato quotidianamente».
Come detto, sui prezzi dei carburanti negli ultimi due mesi, specie nelle ultime settimane, c’è stata un’impennata fino a valori medi che non si vedevano da parecchio tempo. «Quello che sta succedendo, sta avvenendo nella stessa direzione del mercato internazionale. Da questo punto di vista registriamo che non ci sono speculazioni», spiega il garante per la Sorveglianza dei prezzi, Benedetto Mineo. «Da oggi ciascun cittadino può verificare quando va a fare rifornimento di benzina se viene sottoposto a un prezzo superiore al prezzo medio – dice il ministro delle Imprese, Adolfo Urso –. Chiunque notasse picchi davvero anomali, può denunciarli, sul sito del Ministero o alla Guardia di finanza. Con questa ulteriore operazione trasparenza, pensiamo di mantenere il prezzo al di sotto dei livelli internazionali».
Sulla questione, tuttavia, emergono parecchi dubbi, in particolare da parte della Faib, Federazione dei gestori di carburanti. «Il rischio – dice il presidente Giuseppe Sperduto – è che si realizzi quello che le Associazioni di settore e la stessa Antitrust hanno pubblicamente denunciato, ossia un allineamento verso l’alto del prezzo medio, perché questo potrebbe stabilizzare sul mercato interno le spinte internazionali sui prezzi, togliendo spazio alla competitività. In questo caso, oltre a nuovi aggravi gestionali, avremmo la beffa di prezzi che disincentivano la vendita dei carburanti, con grave danno per i gestori che vivono non in ragione del prezzo, ma di una marginalità fissa per erogato. Sarebbe meglio che in questa prima fase di introduzione dell’obbligo, a ridosso di difficoltà logistiche evidenti e segnalate e del periodo feriale, fosse messo in atto un attento monitoraggio, da parte degli Organi di vigilanza, per accompagnare il nuovo adempimento, senza accanimenti sanzionatori. Ribadiamo che nei distributori non è in atto nessuna speculazione, i gestori adottano i prezzi raccomandati dai fornitori. Da quanto ci consta i prezzi stanno lievitando per effetto delle quotazioni internazionali e sulle autostrade anche per effetto delle royalty dovute alle società concessionarie delle tratte e per la mancata riforma. È necessario mettere mano, con urgenza, ad una riforma generale del settore che ripristini la piena legalità contrattuale e accompagni il processo di transizione energetica».
___
VUOI ESSERE SEMPRE INFORMATO?
Sì, voglio le news gratis in tempo reale - ISCRIVITI AL CANALE TELEGRAM - CLICCA QUI
in