Lo sfogo del sindaco Domenico Michelotti risale ad un paio di settimane fa: «Convenzione firmata, accordi orali intercorsi, tutto pronto. Ora aspettiamo soltanto i profughi», aveva affermato il primo cittadino a proposito dei lavori socialmente utili da effettuare in paese, di cui s’era tanto parlato, ma che non si erano mai attuati. In questi giorni, il progetto è diventato realtà: la nuova Onlus “Nigella”, che è subentrata alla precedente gestione della struttura di San Paolo, si è impegnata a coinvolgere i ragazzi in lavori utili a tutta la comunità. Tre mattine alla settimana, a gruppi di quattro per volta (sono stati predisposti dei turni in modo tale da coinvolgere tutti e dodici i migranti), i ragazzi ospitati a San Paolo verranno accompagnati da un volontario della Protezione civile sul territorio comunale, dove svolgeranno le mansioni affidate loro dal sindaco Michelotti e dall’Amministrazione comunale. Un obiettivo cui si lavora da un pezzo e che martedì mattina è diventato realtà: i primi quattro giovani sono arrivati nel centro del paese, pronti a darsi da fare. «Gli abbiamo chiesto di ripulire l’area attorno alla Scuola – commenta il primo cittadino –, un lavoro “a corredamento” di quello più grande che sta interessando l’edificio». La fiducia non manca: «Siamo contenti della disponibilità della nuova coop e dei ragazzi – chiude il primo cittadino – e siamo fermamente convinti che questo sia un bel gesto, utile al paese e importante perché ci sia un clima sereno. Un modo per dire grazie alla comunità che li ha ospitati».
San Michele: i profughi cominciano il volontariato in paese
Attivata la convenzione tra Comune, Prefettura e la nuova coop.