Un bellissimo colpo d’occhio quelle macchine da scrivere antiche in mostra nella Confraternita dei Battuti bianchi a Carrù. Uno scatto che descrive bene il fascino che ancora trasmettono ed è significativo che proprio Carrù si sia trovata a rispolverare questo immaginario, riscoprendosi una delle capitali di questo mondo fatto di legno, ferro, carta e tasti da inchiostrare. Non è un caso, perché proprio a Carrù, più di 200 anni fa nacque Celestino Galli, l’inventore dell’antenato della macchina da scrivere, il “potenografo”.
Un personaggio che, per due giorni, Carrù ha voluto ricordare ed omaggiare, con un convegno organizzato dall’Associazione nazionale collezionisti macchine per ufficio d’epoca, guidata da Domenico Scarzello. Sabato mattina l’inaugurazione di una mostra, presso la Confraternita dei Battuti bianchi, con antiche e preziose macchine da scrivere. «Alcuni modelli in arrivo da New York sono molto rari – ha commentato Scarzello – e sono patrimonio degli Stati Uniti d’America. Altre portano incisa la “chiocciola” (@), marchio oggi usato per le email, ma un tempo usato, nei porti, come simbolo per indicare il numero di anfore in cui venivano conservati i prodotti commerciati».
Oltre alla mostra, gli studenti delle classi seconde della Scuola media, hanno potuto assistere alla proiezione di un filmato sulla storia e lo sviluppo dei computer, presso il teatro “Vacchetti”, con l’introduzione a cura di Gastone Garziera, uno dei quattro inventori del primo Pc.
ARTICOLO COMPLETO su L'Unione Monregalese del 26 ottobre 2016