Il suo sguardo, con quegli occhi di un azzurro che sfumano sul grigio, cattura l’attenzione e incanta. Così come il sorriso. E in un attimo comprendi come Melania Yaya Dho, la “Bèla monregaleisa” del “Carlevè ’d Mondvì” 2016 sia stata scelta per vestire i panni della compagna del Moro. Nata sotto il segno dell’acquario – il prossimo 11 febbraio compirà 21 anni –, Yaya, come è da tutti chiamata, vive la sua età come molte giovani. Ma con un qualcosa in più: la volontà di non fermarsi di fronte agli ostacoli e perseguire ogni obiettivo prefissato, senza dimenticare le proprie origini, in terra cuneese.
Come è stato con il percorso scolastico, che inizia a tre anni a Mondovì con l’asilo per proseguire a Bastia M.vì, Carrù, Torino, Phoenix (Arizona, USA), ancora Torino (dove oggi frequenta l’Università, corso di economia aziendale), ritornando sempre nella ‘sua’ Mondovì. Migliaia di miglia, percorse ed un solo grande sogno: essere cittadina del Mondo.
«La proposta di interpretare la Bèla – confida Melania – mi arrivò mesi fa da parte di Enrico Natta, presidente della “Famija monregaleisa”, cui dissi subito di sì. Per me Carnevale è sempre stato un periodo di festa e di partecipazione, anche alle sfilate. Il primo Carlevè lo vissi da piccola, sul carro degli Aristogatti, che veniva allestito in un magazzino di mio padre e che quell’anno vinse».
E dopo?
Ho ancora partecipato una volta nel gruppo degli Elfi. Poi c’è stato il gruppo del twirling di Carrù.
Mi par di capire… Bèla da mesi, però in incognito sino a sabato scorso….
È stato così. Ho iniziato a entrare nel personaggio mesi fa, ma con l’obbligo di mantenere il segreto. Non ne ho parlato mai con nessuno se non con i componenti della mia famiglia: solo mamma (Tatiana) e papà (Matteo), mia sorella, i nonni e Federico sapevano... Poi, ho però scoperto, che a mantenere il silenzio, forse sono stata la sola…
Studio, divertimento ma anche impegno sociale…
Da poco ho conosciuto i Leo del Leo Club Mondovì-Monregalese. Un bel gruppo, di cui sono entrata a far parte: amici pronti a divertirsi, ma anche a farsi carico di iniziative per il sostegno dei più deboli. Mi sono piaciuti e ho accettato di farne parte. Il mio ingresso avverrà a breve… Intanto vivo questo bellissimo momento del Carlevè.
Ti piacciono gli animali?
Tantissimo. Soprattutto i gatti. Ho una gattina, “blear”, che quando rientro è la prima a corrermi incontro e a salutarmi, facendo le fusa, strofinandosi alle gambe
Pratichi qualche sport?
Un poco il nuoto. Ma amo volare. Sto frequentando un corso di pilotaggio di aerei ultraleggeri per conseguire il brevetto di volo per diporto sportivo presso l’aviosuperficie “Alpi Marittime” di Pianfei, con Tony Dalmasso. Ho già fatto diversi voli. Bellissimo ed emozionante quello su Mondovì. È stupendo cercare dall’alto i punti di riferimento, la case, le strade. Sentirsi leggeri e padroni… del cielo!!
Come dire prima Mondovì dall’alto e poi Mondovì ai piedi?
Un paragone troppo azzardato. Anche se incomincio ora a rendermi conto di cosa significhi per la città il personaggio della “Bèla”. Mi accorgo che tutti vogliono conoscermi.
Durante la tua “investitura” hai ringraziato anche il tuo ragazzo, Federico….
Sì… Ho detto scherzando di volerlo ringraziare perché in questo periodo non so quanto ci potremo vedere… l’ho ringraziato per la pazienza che avrà…
Un augurio.
Che questa esperienza sia un valore in più. E che mi permetta di instaurare un bel rapporto con tutta la Corte. Viva il Carlevè
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