«Come regalo di Natale è stato un brutto colpo». A spiegarlo è il primo cittadino Domenico Michelotti, che mercoledì mattina ha dovuto prendere atto della situazione. Nessuna ditta ha partecipato alla gara d’appalto per l’affidamento della gestione della Casa di riposo “San Michele Arcangelo”. Un rischio che si era profilato già negli ultimi giorni, quando le risposte tardavano ad arrivare. La conferma, mercoledì 30 dicembre, alla scadenza della gara. La speranza era grande, visti i lunghi mesi di lavoro per la predisposizione del bando, precisamente attinente alle norme regionali e frutto di un lungo confronto con i sindacati e il personale. Alla manifestazione di interesse avevano partecipato otto ditte, di cui soltanto quattro avevano preso visione del bando. Oggi, il colpo si accusa, ma non ci si perde d’animo.
«In questi tempi – continua il sindaco – siamo stati abituati a soffrire e a rimboccarci le maniche». Adesso, già si pensa al “piano B”. «Ci siamo attenuti con scrupolo alle linee guida dettate dalla Regione, e il numero di posti letto veniva ridotto da circa 78 a 66. Con qualche accorgimento, speriamo di poter rendere la struttura più appetibile». Ad incombere sul nuovo gestore sarebbero stati anche il secondo e il terzo lotto dei maxi lavori di adeguamento della struttura: circa un milione e mezzo di euro, da realizzarsi entro la fine del 2017. «Questa proroga alla fine del 2017 per la realizzazione dei lavori – conclude il primo cittadino – ci consente di formulare un secondo bando.
Provvederemo ad una revisione dello stesso, ovviamente nei limiti della Legge e speriamo che possa andare in gestione.
Ribadisco, ancora una volta, che si tratta di un provvedimento per salvare la Casa di riposo, cui vogliamo bene».