Arriviamo alla scadenza del bell’evento e memoria del Natale di Gesù, preceduti da tante celebrazioni ecclesiali che ne approfondiscono il senso e la portata e arricchiscono la nostra attesa prolungandone con gioia e con profitto di ciascuno la celebrazione. Ci è innanzitutto utile riandare all’insegnamento di S. Bernardo.
Gesù viene per noi?
·È venuto nella storia concreta dell’umanità tutta, vivendo poco più di 33 anni, occupando un brandello di storia, pochi anni, di questa storia plurimillenaria. Ed è stato per noi «strada», «via», cioè dono e modello efficacemente positivo per voler e saper vivere liberamente e con gioia offrendo per amore, l’intera nostra esistenza.
· Ma celebriamo, ricordando e rinnovando questa sua prima venuta storica, la venuta attuale costantemente esperimentata o esperimentabile in ciascun «nostro cuore». Nell’io della nostra persona, configurandoci in Lui e aiutandoci a vivere il Suo disegno d’amore su di noi.
· Verrà «alla fine dei tempi» glorioso, giudice misericordioso e giusto, per tirare le somme di tutto, coinvolgendoci definitivamente nella Sua azione ricreante «cieli nuovi e terra nuova».
Il Natale di quest’anno è incastonato in una splendida cornice: l’Anno di Misericordia. Dobbiamo celebrare la presenza di Gesù, un volto di bambino indifeso e potentissimo (cfr. Is 11), che è presenza d’amore: dono per ciascuno di noi, per le nostre famiglie, per le comunità cristiane sempre da ricostruire; per-dono (forma intensiva di dono) di fronte a ogni nostra fragilità e dramma morale; che ci abilita all’abban-dono, perché solo fidandoci e affidandoci a Lui, diamo senso e consistenza alla nostra vita.
Questo è Natale di Gesù nell’anno del riconoscimento che Dio è sempre e per chiunque Misericordia. E che questa misericordia permea e pervade intensamente il “nostro cuore”, promovendo nel nostro agire le “opere di misericordia” e qualificandoci l’uno dono per l’altro. E questi sono i magnifici doni del Natale di Gesù che anche in questo 2015 si rinnova e si invera.
La mia povera e fiduciosissima preghiera sia in particolare per tutti voi diocesani di Mondovì (sacerdoti, diaconi, chierici, religiose e religiosi; bambini, ragazzi, giovani; famiglie, singoli; ammalati e sofferenti di ogni tipo) e per tutti i sofferenti e i popoli in guerra di questo povero e straordinario mondo. Gesù il Signore, fatto bimbo per noi, porti a tutti Se stesso, Dono del Suo Natale, a noi «umani sempre più umanizzati», e con Lui tutti i doni di cui abbiamo bisogno.
In affettuosa vicinanza benedicente
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