Si chiamava Ali e non aveva nemmeno 4 anni. Li avrebbe compiuti ad aprile. È morto nella notte mercoledì 25 e giovedì 26 marzo, in braccio alla mamma, dopo una febbre che durava dalla mattina. Per tre giorni si temeva addirittura il rischio meningite, ma non è andata così: la causa è una polmonite fulminante. L’Asl esclude categoricamente il rischio contagio né per le famiglia né per i bambini che frequentavano l’asilo. Ma la Procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, per ora ancora contro ignoti.
La tragedia durante la notte
Mercoledì mattina la mamma non lo ha portato all’Asilo perché stava male: tosse, febbre, diarrea. È andata dal pediatra, che gli ha prescritto un antibiotico. La sera il bimbo aveva ancora disturbi, ma nulla poteva lasciar presagire un epilogo così tragico. Verso le 5 del mattino la mamma si è svegliata e ha notato che il piccolo non respirava: ha chiamato il “118” disperata, l’ambulanza è arrivata al volo ma ogni tentativo di rianimare il bimbo è stato inutile.
Polmonite fulminante: nessun rischio contagio
In un primo momento si è ventilata l’ipotesi di una meningite fulminante. La Procura ha disposto l’autopsia sul corpo del bimbo, che si è svolta sabato scorso ed è stata eseguita dal dr. Roberto Testi: il fascicolo completo sarà consegnato entro i prossimi due mesi, ma la causa della rote è stata attribuita a una polmonite fulminante. L’Asl esclude categoricamente qualunque rischio di contagio, sia per la famiglia che per chiunque si fosse trovato a contatto col piccolo.
La Procura apre un fascicolo per omicidio colposo
La Procura di Cuneo ha aperto un’indagine per omicidio colposo (il fascicolo in mano alla dott.ssa Giulia Colangeli). L’accusa è nei confronti di ignoti e per ora non ci sono nomi iscritti nel registro degli indagati. La famiglia di Ali si è rivolta a un legale, l’avvocato Enrico Martinetti: «I genitori non accusano nessuno, ma vogliono conoscere con precisione la causa di questa morte – spiega –. Il pediatra, dopo aver visitato il bimbo, avrebbe diagnosticato una probabile bronchite prescrivendo un antibiotico». I Carabinieri hanno già sequestrato la confezione del farmaco, che verrà analizzato.
Nullaosta per l’espatrio della salma
Martinetti: «Mi hanno sorpreso la compostezza e dignità di questa famiglia nell’affrontare questa immane tragedia. Si tratta di una bella famiglia, da poco giunta a Mondovì, dove si è già ben integrata nella comunità». La Procura ha dato i nullaosta per le esequie e per il trasferimento della salma in Marocco, come disposto dalla famiglia. «È commovente la solidarietà della comunità musulmana monregalese – conclude l’avvocato – che sta preparando le esequie funebri e raccogliendo contributi per consentire il trasporto della salma».