Con i suoi “Dialoghi” Villanova è al centro dell’attualità nazionale – FOTO E VIDEO

servizio, report e testi a cura di ALESSANDRO BRIATORE E MARCO TURCO

Villanova, centro dell'attualità per un giorno. Sabato 13 aprile è andato in scena "Dialoghi Eula 2019". Un format consolidato, in grado di portare i protagonisti della vita politica del Paese al di fuori dei consueti 'salotti televisivi' per un confronto diretto con il pubblico, il tutto nell'autorevole antica chiesa di Santa Caterina, nel borgo di Villavecchia.

DIALOGHI EULA - IL VIDEO REPORT

DIALOGHI EULA - IL VIDEO REPORT - Pillole da tutto l'evento andato in scena oggi a Villanova - Villanova Mondovì Turismo e Manifestazioni

Gepostet von L'Unione Monregalese am Samstag, 13. April 2019

IL REPORT

Dopo i saluti del sindaco Michelangelo Turco, ha parlato il direttore scientifico della manifestazione Fulvio Bersanetti: «Il pubblico dei Dialoghi Eula è un pubblico che “è sul pezzo”, informato e con al voglia di approfondire».

«Anche quest'anno - evidenzia Michele Pianetta, ideatore dei "Dialoghi Eula" e vicesindaco di Villanova Mondovì - la grande attualità fa tappa nel Monregalese con grandi protagonisti della scena politica nazionale. In particolare, siamo onorati di ospitare l'ex ministro Minniti che, in questi giorni di guerra civile in terra libica, è presente alla nostra manifestazione quale grande esperto in materia per guidarci nella più corretta analisi dei fatti. Approfondimento e analisi: rimane sempre questa la base per affrontare le sfide del futuro».

Al tavolo del primo intervento: la giornalista Simona D'Alessio (Italia Oggi- ANSA) intervista l'onorevole Ylenja Lucaselli (FdI) sui temi della politica e dell'impegno civile. Lucaselli, deputata e imprenditrice: «Il made in Italy è un brand importante, ma non è adeguatamente tutelato. In questo ambito il Governo non  ha fatto granché per trasformare le nostre qualità in azioni concrete». Il reddito di cittadinanza? «Non può funzionare. Si propone due questioni: aiutare chi non ha reddito autonomo, e dare l'opportunità di trovare lavoro. Ma sono due principi inconciliabili fra loro». «Un aumento dell'Iva a fine anno potrebbe avere come conseguenza un ulteriore abbattimento dei consumi interni. E i consumi oggi sono già ai minimi storici, addirittura paragonabili a quelli dei periodi bellici». La conclusione: «In una fase in cui tutto ci appare grigio, quando si parla di economia e di politica estera, la cosa più importante che possiamo fare è cercare di capire quanto ci accade intorno: se lo conosciamo e lo approfondiamo, abbiamo la possibilità di formarci un'opinione reale. Non smettete mai di nutrire i vostri cervelli».

L'INTERVENTO DELL'EX MINISTRO MINNITI

Il panel è proseguito con l'intervento dell'ex ministro Marco Minniti, un vero punto di riferimento per i temi economici nazionali e internazionali. «Se in Libia esplodesse una guerra civile, sarebbe un enorme problema per l'immigrazione in Italia. La Libia è un paese  di transito per migliaia di profughi, un porto verso l'Italia: diventerebbe un problema di sicurezza nazionale». Una situazione drammatica: «La Libia non ha un debito con noi: è la comunità internazionale ad averlo con lei. È un trampolino di attracco verso l'Italia e l'Europa. E se pensiamo al fatto che l'Eni ha ritirato i suoi dipendenti, capiamo anche le conseguenze che avrebbe sull'impatto energetico».

L'immigrazione: «L'immigrazione è diventato un tema divisorio, su cui litigare. Ma non va bene. Noi abbiamo bisogno che l'immigrazione diventi un tema europeo, e non possiamo farlo prendendo a schiaffi tutti gli altri. Il futuro dell'Europa dei prossimi 20 anni si gioca in Africa. Gli investimenti in Africa non devono essere visti come una carità, ma anzi hanno un riflesso diretto sull'economia europea». Sulle crisi sovranazionali: «L'Europa non funziona. Va certamente cambiata, non distrutta. Un singolo Paese non può affrontare, da solo, questioni che riguardano interi continenti. La Francia ha provato ad affrontare da sola i cambiamenti climatici... e come conseguenza ha visto esplodere il caso dei gilet gialli». E l'Italia? «Non possiamo permetterci di risolvere le questioni da soli, perché siamo un Paese di confine. Diventeremmo l'ultima ruota del carro... e il carro finirebbe travolto».

Da Marco Minniti una inaspettata metafora fumettistica, fra l'Italia e gli eroi della Marvel: «Noi dovremmo essere come l'Uomo Ragno: capaci di tessere tele fra i palazzi e di scalarle. Invece stiamo facendo come l'incredibile Hulk, ma senza averne la forza fisica. E rischiamo di essere spazzati via». Sull'accoglienza: «L'accoglienza diffusa deve essere il punto cruciale per unire il diritto di chi accoglie con quello di viene per essere accolto: questi, nei piccoli numeri, sono la risposta sia alla politica sull'integrazione che a quella sulla sicurezza».

Laura Castelli, 5 Stelle, viceministro dell'Economia: «Il reddito di cittadinanza non va visto come assistenza ma come occasione di formazione. Di fatto è uno strumento per poter formare il lavoratore e consentirgli di affrontare un mercato del lavoro che oggi è in continua evoluzione. E andrà dunque a sostenere anche le imprese». E ancora: «La card del reddito di cittadinanza garantisce innanzitutto il versamento IVA e garantirà 8 miliardi di propensione al consumo nelle famiglie, che genericamente invece hanno propensione molto bassa. Quei soldi verranno reimmessi nell'economia».

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