Scuole: «Pensare ad una riapertura a settembre». Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità, è intervenuto sul tema a "Che tempo che fa" sul Rai2
La chiusura (o la non ri-apertura) delle scuole di ogni ordine e grado è stata inserita nei decreti che si sono succeduti nelle ultime settimane (l'ultimo è in vigore al momento fino al 3 maggio) sull'emergenza da contagio del coronavirus Covid-19. Nero su bianco c'è anche la data del 18 maggio come "limite" per capire quale strada percorrere su esami di maturità e terza Media. Qualche giorno fa è già arrivato il "no" ad un ritorno sui banchi in tempi brevi da parte del Comitato tecnico scientifico del ministero della salute e domenica sera, a "Che tempo che fa" sul Rai2, su questo tema è intervenuto in collegamento anche Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità. Alla domanda di Fabio Fazio: «Le riaprirebbe le scuole a maggio?» la risposta di Locatelli è stata chiara. «La decisione spetta come sempre al decisore politico e nel caso specifico al ministro dell'Istruzione. Personalmente credo che in questo momento si possa fare una riflessione per posporre la riapertura delle scuole all'inizio del prossimo anno scolastico».
La decisione di riaprire qualsiasi attività dipende comunque da tante variabili. Sul tavolo temi come prossimità, aggregazione, distanze sociali, mascherine, comportamenti virtuosi degli imprenditori, tamponi e test. Sui test: «Lo studio di sieroprevalenza è fondamentale per definire la diffusione epidemia acquisire informazioni quale percentuale di popolazione ha sviluppato anticorpi contro il Covid – ha specificato Locatelli – e su questo è in via definitiva la validazione dei test per scegliere quale impiegare, siamo a buon punto in tutto il processo per selezionare il migliore».
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