Ore di apprensione, lo scorso mercoledì sera a Magliano, quando alcuni malintenzionati hanno “visitato” una serie di abitazioni della zona. L’allarme tra i cittadini si è diffuso poco dopo le 18 ed è immediatamente circolato anche su Facebook con messaggi del tipo: “A Magliano ci sono i ladri. Hanno rubato in diverse case e i Carabinieri li stanno cercando. Il consiglio è quello di accendere le luci in casa e di stare attenti”. In poche ore comunque i ladri, forse divisi in gruppetti e a volto coperto, si sarebbero introdotti in diverse case, soprattutto in via Verdino e in via Tomatis. Incursione anche nello stabile che ospita lo studio tecnico del sindaco Marco Bailo, il quale si è precipitato sul posto e ha trovato un gran disordine nei locali, messi letteralmente a soqquadro. Già dalle prime segnalazioni sono intervenuti in forze i Carabinieri, che hanno anche battuto le campagne circostanti alla ricerca dei responsabili. «Encomiabile il lavoro dei Carabinieri, prontamente intervenuti, ma chiedo al Ministro maggiore presidio del nostro territorio». Così ha commentato Bailo, che già l’anno scorso aveva interagito con l’allora Ministro Minniti, ricevendo rassicurazioni su una maggiore attenzione del Viminale. «Con l’investimento di risorse nella installazione di telecamere abbiamo risolto di molto un problema che affliggeva alcune zone da decenni, ma è necessario che vi siano più uomini sul territorio a sostegno delle forze dell’ordine – ha spiegato Bailo –. Magliano è un bersaglio sempre appetibile per i furti nelle abitazioni che sono sempre in aumento, dato anche il facile accesso dovuto alla presenza del casello autostradale. Sappiamo che dal furto si può trascendere facilmente in rapina e violenza sulle persone. Chiederò un incontro al Ministro Salvini a Roma». Sul prossimo numero del nostro giornale pubblicheremo il testo integrale della lettera inviata da Bailo a Salvini in questi giorni.
Serie di furti a Magliano: il sindaco scrive a Salvini
Incursione anche nell’ufficio dello stesso primo cittadino, che commenta: «Chiedo al Ministro un maggiore presidio del territorio e un incontro con lui, a Roma»