L'annullamento della Fiera del Santuario di quest'anno ha generato, com'era inevitabile, molto scalpore. Carlo Cerrina, dell'associazione Merca Coni – Goia Ugl, ha indirizzato all'Amministrazione comunale e al prefetto di Cuneo una dura lettera in cui ha espresso la propria contrarietà alla decisione dell'Amministrazione e chiesto un risarcimento danni per gli ambulanti danneggiati.
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Il sindaco di Vicoforte, Valter Roattino, però respinge al mittente tutte le accuse, con una missiva altrettanto ruvida, in cui replica punto per punto alle accuse di Cerrina.
Roattino rivendica, al contrario di quanto sostenuto dal sindacalista, di aver coinvolto e informato la categoria dei fieristi e dei commercianti ambulanti: prima con una lettera, il 28 maggio, agli operatori presenti nel 2019 per far sapere che «l’Amministrazione Comunale farà il possibile per organizzare l’edizione 2020 delle consuete Feste del Santuario». Poi con un incontro con i rappresentanti dell'Associazione Fieristi Italiani che si è svolto il 16 giugno. Nella lettera era precisato espressamente che «al fine dello svolgimento della manifestazione, l’Amministrazione Comunale confida anche in una mitigazione delle norme Covid-19 che consentano lo svolgimento. In caso contrario le domande pervenute saranno conservate e ritenute valide per l’edizione 2021 previa conferma di partecipazione da comunicare entro il mese di aprile 2021, con modalità da convenire».
La mitigazione della normativa non si è verificata, anzi il decreto del governo del 14 luglio sostanzialmente ha ribadito la necessità di continuare a tenere la guardia alta: pertanto l'Amministrazione di Vicoforte, dovendo prendere una decisione definitiva perchè i tempi lo richiedevano, ha fatto le proprie valutazioni, che Roattino ripercorre: «Per l’Amministrazione Comunale si rendeva necessario assumere una determinazione definitiva che consentisse agli operatori commerciali ed all’Amministrazione di organizzarsi e di organizzare la “fera d’la Madona”. A tal fine questa Amministrazione, durante la riunione del 14.07.2020, invitava i componenti di tutte le Commissioni Comunali ad esprimere il loro parere e questi ultimi sostanzialmente manifestavano dubbi in ordine alla possibilità di svolgere la manifestazione fieristica nel rispetto della normativa vigente. In data 16.07.2020, con votazione unanime della Giunta, questa Amministrazione deliberava l’annullamento della Fiera del Santuario poiché “…..la struttura e l’articolazione della manifestazione, che attira decine di migliaia di persone, non consente il rispetto delle vigenti norme impartite dal Governo in materia di distanziamento sociale e di salute pubblica”».
Le accuse lanciate da Cerrina sono, per il sindaco, infondate:«In forza degli elementi oggettivi sovra evidenziati tutte le gravi accuse formulate di voler “…. danneggiare deliberatamente gli operatori commerciali su aree pubbliche….”, di “…. aver accettato e richiesto le domande – con tanto di marca da bollo da 16,00 euro, agli operatori…..”, di aver assunto una decisione “…..discriminatoria nei confronti dei commercianti……. senza nemmeno consultare la categoria…..” sono destituite di ogni fondamento, travisano la realtà dei fatti e la volontà dell’Amministrazione Comunale».
Conclude il sindaco: «Tutte le componenti dell’Amministrazione Comunale, pur riservandosi ogni azione nei confronti della Vs. associazione per le affermazioni gravemente offensive e lesive della loro reputazione, rimangono a disposizione e porgono distinti saluti».
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